Fondazione Mario Tobino c’e ne parla il direttore lo storico Marco Natalizi

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Per recupera l’importanza letteraria delle opere di Tobino e restaurare una parte dell’ ex manicomio di Maggiano, il 20 maggio 2006, è stata inaugurata nel Palazzo Ducale a Lucca, la Fondazione Mario Tobino. La Fondazione nasce dopo anni di lavoro da parte di pochi colleghi, amici ed familiari dello scrittore e grazie all’impegno della Provincia di Lucca, del Comune di Viareggio, l’Azienda USL 2 di Lucca e gli eredi di Mario Tobino e si avvale della collaborazione con il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. Attualmente la sede è ospitata nel Palazzo Ducale, in attesa di trasferirsi a Maggiano, nella sede dell’ex Ospedale Psichiatrico dove lo scrittore-medico ha abitato e lavorato, curando con amore i suoi pazienti e scrivendo le sue opere letterarie, quali “Il figlio del farmacista”, “Il deserto della Libia”, “Le libere donne di Magliano”, “Per le antiche scale”, tradotte in moltissime lingue e vincitrici di Premi Strega, Campiello e Viareggio.
Obiettivo della Fondazione sarà perseguito attraverso la creazione di un Centro documentario storico sulla medicina psichiatrica che promuoverà la conoscenza della figura di Mario Tobino, non solo attraverso la raccolta museale, ma anche con attività ed iniziative culturali e scientifiche. La Fondazione avrà a disposizione alcuni locali dell’ex Ospedale psichiatrico di Maggiano, con i testi, i libri e i documenti conservati nella biblioteca dell’ospedale, che potranno essere messi a disposizioni di università o per essere consultati da ricercatori, come ci ha detto in un’intervista il direttore della Fondazione Marco Natalizi : “Tengo a sottolineare anche che per quanto riguarda la parte a noi affidata dell’ospedale di Maggiano, svilupperemo un biblioteca faremo un censimento dei volumi e anche un museo che metteremo a disposizione alla cittadinanza, e alla comunità scientifica”..
Al suo interno la fondazione, sta già promuovendo delle iniziative importanti quali per esempio PREMIO MARIO TOBINO per le Scuole Medie Superiori della Provincia di Lucca.
È lo stesso direttore che c’è parla:
Natalizi :”…ci stanno arrivando molti lavori, poesie racconti, che poi metteremo a disposizione della giuria che sarà responsabile dell’assegnazione del premio. E’un premio importante che per questo anno è a livelli provinciale ma stiamo lavorando per il prossimo anno per farlo diventare a livello regionale.”
Dott. Natalizi, quali altre iniziative sono in corso nella Fondazione?
Vede, noi basiamo il nostro impegno su tre punti importanti per valorizzare la figura di Tobino, l’opera letteraria, quella storico letteraria e sul disagio mentale e sociale. Per fare questo c’è l’intenzione di far partire nell’inverno 2007/2008 un grosso convegno Mario Tobino e il suo tempo dove sarà affrontato il tema della letteratura e la psichiatria.

La fondazione si pone anche l’obbiettivo non solo di riscoprire il lavoro di Tobino letterario, ma anche quello del medico, c’è ne può parlare?
Certo. Non possiamo separare lo scrittore dal medico e viceversa, la fondazione andrà a riscoprireil suo lavoro psichiatrico, che è molto importate, ci sono molti diari scritti da lui stesso, appunti e materiale inedito dove si legge il suo approccio scientifico e romantico con i suoi pazienti. Un Tobino inedito e cruciale per comprendere meglio cosa è successo nella psichiatria italiana a partire dagli anni 70.
Si indagherà anche sulla posizione di Tobino e la tanto discussa legge Basaglia?
Non c’è niente da indagare. Vorrei chiarire che la fondazione non vuole entrare in merito alla polemica Basaglia quello che vogliamo fare è ricostruire storicamente il valore dell’ospedale di Magginao nel territorio lucchese e tutto ciò che ha rappresentato per la società circostante.
Questo perché, noi non portiamo avanti un metodo Tobino anche perché un metodo non esiste. Tobino non ha mai detto che la legge Basaglia era sbagliata, manifestava solo una certa attenzione affinché questa legge fosse tradotta in pratica nella maniera migliore possibile.
A lui importava il futuro dei suoi pazienti. Su questo aspetto però la potrà aiutare meglio , Franco Bellato che fu uno dei più stretti collaboratore di Tobino, oggi vice_presidente della Fondazione.

La ringrazio direttore.
Mario Tobino, è stato ed è ancora oggi, una figura affascinate della nostra letteratura del novecento. È stato un uomo di scienza, e ha studiato la mente delle persone, con la sensibilità e l’amore umano, doti che solo i grandi uomini hanno, senza mai dimenticare che anche i pazzi sono delle persone. Tobino è stato forse dimenticato troppo in fretta, per pregiudizi o incomprensioni, ma oggi si incomincia a capire e a riscoprire l’importanza del suo lavoro, e di quella straordinaria amicizia che lo legava ai suoi pazienti, pazzi.