2008, anno europeo del dialogo interculturale

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 Il 2008 sarà l’anno europeo del dialogo interculturale. Si tratta di una decisione dell’Europarlamento e del Consiglio presa al fine di aumentare le politiche di sensibilizzazione

Il 2008 sarà l’anno europeo del dialogo interculturale. Si tratta di una decisione dell’Europarlamento e del Consiglio presa al fine di aumentare le politiche di sensibilizzazione, educazione e confronto di fronte all’evidente crisi del sistema delle relazioni non più transnazionali, quanto interetniche o interreligiose.

In una fase storica contrassegnata da rigurgiti di nazionalismo e insofferenze culturali inaccettabili, l’iniziativa è meritoria ed opportuna, ma come sempre rischia di rimanere una coraggiosa manifestazione di intenti se non si comincia rapidamente a lavorare sul terreno della concretezza. Manca infatti poco più di un mese all’inizio di questo programma e sono poche le notizie che si hanno in proposito e di cui invece ci sarebbe un grande bisogno.

Anche in questo caso ci troviamo ad analizzare un caso specifico per affrontare più in generale il tema delle “iniziative globali”: si sceglie un tema, lo si promuove a “messaggio” e si lancia un “programma”. Resta da valutare chi e come è chiamato ad agire, collegare, mettere in rete e diffondere queste scelte. Accusare le realtà europee di essere solo le promotrici di simili iniziative non è corretto perché sono le varie politiche nazionali e giù fino ai singoli a doversi mobilitare.

Se un appunto si può comunque muovere a chi sceglie di “battezzare” un anno o un progetto, è quello di non muoversi per tempo sul piano comunicativo e organizzativo. E’ necessario investire fortemente nella formazione di chi dovrà spiegare e alimentare queste decisioni, trovare strumenti comuni di informazione e declinare nei vari Paesi progetti che abbiano una specifica aderenza con la realtà interna.

Troppe volte, purtroppo, nobilissime cause come quella che abbiamo citato  e sulla quale in ogni caso siamo tenuti ad impegnarci seriamente sono rimaste nel libro della teoria. Non ci sono colpevoli facilmente identificabili per quanto è avvenuto e purtroppo avverrà, ma ci sono sicuramente dolose e dolorose omissioni.

Lelio Alfonso
Responsabile Comunicazione del Governo
Presidenza del Consiglio dei Ministr

commisione europea
Archivio Europa