Europa e sviluppo: Parte il piano di priorità per l’energia Euromed

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30 paesi dell’unione europea si sono riuniti oggi a Limassol (Cipro) per stipulare il piano Euro med per promuovere la sicurezza e il miglioramento degli approvvigionamenti energetici all’interno dei paesi del Mediterraneo.

Il piano è stato approvato per il periodo 2008-2013, all’interno le regole per una cooperazione sub regionale in cui compariranno anche le regioni del Maghreb e del Mosreq.

Il progetto, introdotto dal ministro portoghese dell’Economia Manuel Pinho a nome della presidenza di turno dell’UE, propone tre priorità: la prima è garantire l’armonizzazione delle leggi e dei mercati per una loro integrazione ; sviluppare iniziative di comune interesse per finanziare e investire nelle infrastrutture, in zone chiave dei mercati; adoperarsi per uno sviluppo sostenibile di tutte le aree.

Il ministro per le attività economiche Pierluigi Bersani – che ha preso parte alla quinta conferenza dei ministri dell’energia- ha commentato così riguardo al trattato stipulato:”Ho sostenuto che dobbiamo prendere insieme decisioni più pertinenti e più rapide perché di tempo non ce n’é molto. Dobbiamo rafforzare il partenariato strategico fra Paesi produttori e Paesi consumatori con reciprocità, ovvero aprendo i rispettivi mercati e aprendo le porte ai rispettivi investimenti. Dobbiamo investire in infrastrutture, cosa che in Italia stiamo facendo in modo molto intenso tant’e’ che quest’ anno, tra Mediterraneo e Balcani, abbiamo fatto 14 accordi”.

E ha aggiunto: ”Per rendere le nostre politiche più vicine alla complessa e dinamica realtà del settore energetico ; occorre in primo luogo coinvolgere in modo organico i principali attori della cooperazione energetica euro-mediterranea nella definizione e attuazione di politiche energetiche realistiche sul piano politico, industriale, finanziario e della regolazione. Ma bisogna pure – conclude il ministro – avviare un processo di monitoraggio in grado di individuare gli ostacoli che si frappongono all’attuazione di tali politiche e di trovare le soluzioni per superarli”.