Don Gelmini: concluse le indagini

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NEWS: Il sacerdote è accusato di molestie sessuali su otto vittime, due delle quali minorenni . BERLUSCONI:“PIENA SOLIDARIETA’, SONO CON LUI” TERNI  È stato notificato oggi l’avviso di conclusione delle indagini dalla Procura di Terni a don Pierino Gelmini, per presunti casi di molestie sessuali.
Otto sarebbero le vittime delle molestie sessuali del sacerdote, tutti ragazzi ospiti della Comunità, due delle quali all’epoca dei fatti erano minorenni.
Gli episodi contestati al fondatore della Comunità Incontro per tossicodipendenti sarebbero avvenuti dal 1999 al 2004.
Altre tre persone sono accusate di favoreggiamento, una di loro è attualmente ancora un collaboratore del sacerdote mentre un’altra lo è stata in passato.
Don Gelmini si è sempre difeso dicendo che si tratta di una “vendetta” da parte di ragazzi espulsi dalla comunità dopo un furto notturno, i quali, dopo essere stati cacciati, lo avrebbero minacciato dicendogli “Te la faremo pagare” e tentato di estorcergli soldi.
Lanfranco Frezza, l’avvocato del sacerdote precisa che è stato notificato soltanto l’avviso di conclusione delle indagini e che su un eventuale rinvio a giudizio dovrà decidere il Gup, quindi “ogni altra ipotesi è prematura”.
Per l’avvocato Frezza “la vittima è Don Pierino” in quanto le accuse “non sono credibili”.
Secondo il portavoce della Comunità Incontro, l’avvocato Alessandro Meluzzi, "l’atto dovuto di conclusione delle indagini non significa in alcun modo un’affermazione o dichiarazione di colpevolezza, ma semmai l’inizio di un prolungato evento processuale di ricostruzione della verità”.
“Ho appena parlato con Don Gelmini – ha sottolineato il legale Frezza – e la sua reazione è quella di una persona che sa di essere intimamente innocente. Ho parlato con lui per poco tempo per non affaticarlo, perché sta male ed è chiuso nella sua stanza da letto, ma è sereno”.
Il sacerdote, infatti, recentemente è stato colpito da una crisi cardiaca, le sue condizioni sono migliorate, ma i medici lo hanno invitato al riposo forzato e alla rinuncia alle celebrazioni di Natale e Capodanno.
Il Vaticano in vista della chiusura delle indagini aveva chiesto al sacerdote di lasciare il sacerdozio e la sua comunità e qualche giorno fa Don Gelmini aveva scritto al Papa dicendosi disposto a rinunciare alla tonaca per “difendersi liberamente senza coinvolgere l’autorità ecclesiale”, ma non a lasciare i suoi ragazzi con cui, ha scritto, di voler «restare fino alla morte».
Berlusconi ha ribadito ancora una volta la sua vicinanza al sacerdote, impegnato da decenni nel recupero dei ragazzi con problemi, in particolar modo di tossicodipendenza.
“Se, come altre volte è successo – ha detto Berlusconi – la Comunità ritenesse che un mio impegno, una mia vicinanza, un mio aiuto possano essere in qualche momento utili o addirittura necessari, io sono qui a vostra disposizione. Don Gelmini potrà contare sempre su di me e sulla mia collaborazione”.