BOTTI DI CAPODANNO, NON SOLO CIFRE

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Pubblichiamo un commento di un nostro lettore arrivato alla nostra redazione:

Uno dei rischi dell’informazione di oggi….

Uno dei rischi dell’informazione di
oggi, poiché deve essere veloce, immediata e un po sensazionale, è
quella di mettere la notizia all’interno di una categoria e sviluppare
il tema.
Se questo favorisce la pigrizia del lettore e cos’ in una
pillola di news ha tutto il condensato, nello stesso momento massifica
la verità fino a deviarla.
Il tema dopo le prime ore dalla mezzanotte
del primo giorno dell’anno è scontato:i botti di capodanno.
Si parte
con i quantitativi dei botti illegali sequestrati, mettendo ben in
evidenza la netta differenza dall’anno precedente: 650 kg in Umbria, 3
quintali a Reggio Calabria, 100 Kg a Matera, 180 kg a Scandicci e via
come un giro d’Italia, una piccola gara da Carabinieri e Finanza a
colpi di numeri impressionanti.
Poi arriva l’elenco  dei nomi
fantasiosi degli ordigni “ben auguranti”, una sorta di battesimo dell’
idiozia. Oltre al mai pensionato Maradona, sono arrivati a dire ciao al
nuovo anno anche “ gli occhi di Bin Laden” il più terribile delle
novità, “la finanziaria” tra i più cari in circolazione. Superati gli
antiquati “testata di Zidane” e “Tsunami” , quest’anno non poteva
mancare il “Mortadella”, da solo pesa 15 kg.
Da qualche minuto dopo la
mezzanotte in poi inizia il conto dei feriti, l’elenco degli arti
offesi, una sorta di piantina d’Italia con relativa classifica: 1 morto
e 473 feriti, in lieve calo dall’anno scorso, nel dettaglio, si tratta
di 449 feriti con prognosi inferiore ai 40 giorni e di 24 con prognosi
superiore ai 40 giorni. E poi l’elenco Roma 36, Napoli 85 (vittoria
assoluta), Bari 30, Perugia 14, Taranto 6.
Quello che è assurdo e per l’
informazione quasi blasfemo, aver messo nello stesso elenco, nella
stessa notizia, quasi senza distinzione, nello stesso elenco che
servirà per le statistiche del prossimo anno, i feriti di chi ha
maneggiato con quei ordigni esplosivi, malgrado gli appelli, gli
avvisi, le raccomandazioni fino alla noia da ogni parte e quindi
responsabilmente hanno voluto ignorare quelle parole, quei avvertimenti
e ri-quindi se la sono cercata, con i feriti e quest’anno anche il
morto, vittime della stupidità e a questo punto anche delinquenza degli
altri.
Giuseppe Veropalumbo, 30 anni, ucciso a Torre Annunziata, nel
napoletano, mentre era a tavola con i suoi familiari all’interno della
sua abitazione, nono piano, centrato da un colpo di arma da fuoco poco
prima di mezzanotte, non è una conseguenza dei botti, ma un vero e
proprio omicidio, anche se la causa non è la faida tra clan rivali o
liti passionali, ma la deficienza umana.
Tra i feriti, c’è anche un
bambino di 10 anni in gravi condizioni dopo essere stato colpito alla
testa nel Casertano, non è una conseguenza dei botti, ma un tentato
omicidio che qualcuno deve scontare e non restare impunito in una
statistica.
Per il prossimo anno, negli avvisi ai consumatori, nelle
campagne sociali, nelle battaglie culturali per far capire la
pericolosità di certi oggetti esplosivi si potrebbe anche aggiungere
una dicitura del genere: la stupidità uccide, forse è proprio il caso
di smettere!

roberto sogni