E ADESSO, AL VOTO – di Ricky Filosa

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Marini ieri ha rimesso l’incarico al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non ce l’ha fatta, il Presidente del Senato, a mettere d’accordo tutti. Del resto, era inevitabile: Berlusconi non avrebbe cambiato idea per niente al mondo. Ormai lo conosciamo tutti: quando si mette in testa qualcosa, lui va avanti per la sua strada, dando spesso poco peso ai consigli delle persone che ha vicino. E’ sicuro di se stesso, lo è sempre stato, ma soprattutto ora è sicuro di ciò che pensa la stragrande maggioranza degli italiani, e gli italiani chiedono a gran voce elezioni, le vogliono subito.

 
Il dialogo? Per ora, non c’è, non ci sarà. E’ stato tutto rimandato, si discuterà dopo le elezioni. Nessuno avrebbe voluto il dialogo più di noi, che sappiamo bene la fatica che ha fatto Letta in queste ultime ore per cercare di trovare una mediazione. Non c’è stato nulla da fare e, visto che i numeri per una rapidissima riforma non c’erano, siamo contenti che sia finita così.
 
Alle urne quindi: si parla di metà aprile. Fini, che aveva pronosticato già in autunno nuove elezioni in primavera, ci aveva visto giusto. Ora tocca a noi: bisogna darsi da fare il più possibile, per non perdere il grande vantaggio elettorale che questi 20 mesi di governo Prodi ci hanno regalato. E all’estero c’è già fermento: si parla di candidature, ci si mette d’accordo su chi appoggiare e su chi invece, eventualmente, affossare. Sì, la politica è bastarda, e sotto elezioni lo è ancora di più. Dall’Europa all’Australia, dal Sud America al Canada, ormai si parla solo di questo, di candidature: il tempo stringe, e non bisogna perdere nemmeno un secondo. La campagna elettorale, che per il sottoscritto è comunque iniziata dal giorno dopo in cui abbiamo perso le ultime politiche, si annuncia frenetica e piena di sorprese. Non è più la prima volta che si candideranno italiani residenti all’estero al parlamento: abbiamo l’esperienza che ci ha dato questa legislatura, iniziata male e finita – diciamocelo – per un capriccio di un ministro; una legislatura breve, ma che comunque ci ha fatto capire quali errori dover evitare alle prossime elezioni.
 
E uno degli errori da evitare, sarà quello di candidare persone estranee alla comunità italiana residente nel territorio, persone che non conosce nessuno e che mai nulla hanno fatto per gli italiani all’estero, per la collettività. No, alle prossime elezioni dovranno candidarsi uomini e donne capaci davvero, di esperienza, che conoscano la materia e l’universo degli italiani oltre confine. Altrimenti sarà un’altra occasione sprecata, e noi, italiani residenti all’estero, proprio non possiamo permettercelo.
 
Naturalmente, insieme al capitolo candidature, ci sarà da affrontare quello dei programmi. Ma questo è un altro articolo…
 
Ricky Filosa* – Italia chiama Italia
direttore www.italiachiamaitalia.com e nostro collaboratore