Per avere successo e diventare popolari è indispensabile anzitutto rispettare le cose da non fare, e la strada della doppia meta (bontà delle opere e consenso popolare) che tanto gli artisti vanno cercando, non appartiene allo status politico del Bel Paese.
Così, il Presidente della Repubblica Napolitano scioglie le camere della quindicesima legislatura, la seconda più breve di sempre, con un decreto controfirmato dall’ex Premier Romano Prodi, dando il via all’ammucchiata.Il CdM fisserà la data delle elezioni a un probabile 13 Aprile (anziché il 6, che non garantirebbe la pensione per molti "nuovi" di palazzo); il Ministro per i Rapporti col Parlamento Vannino Chiti, lasciando Palazzo Chigi, ha assicurato che il Pd andrà al voto con un programma molto netto, definito, indipendente da eventuali alleanze di comodo. Tant’è, il segretario di Rifondazione Comunista, Giordano, si è dichiarato pronto a sottoscrivere un accordo “tecnico” al Senato, per evitare che Berlusconi abbia un vantaggio smodato alle urne. Come non detto. Dunque, forza unitaria a sinistra? No, semplice totoalleanze, un film già visto, in esclusiva per gli schermi italiani con addebito e canone a tasso variabile: inflazione, tariffe energetiche, caro-vita, instabilità, sfiducia a macchia di leopardo. Soltanto i volti non cambieranno; all’occorrenza, si getteranno armi e munizioni nelle braccia del nemico. L’azienda dei Cervelli di Stato fa un chiasso da industria metallurgica per ogni prodotto sfornato, senza peraltro sfoggiare nulla di nuovo, portare avanti riforme vere, migliorie conclamate. Questa legione di sfasciacarrozze, straccivendoli e peracottari, ricicla vecchi costumi spacciandoli per novità, e col medesimo brio ripropone le facce di un tempo.Le stesse che hanno portato l’intera nazione allo sbando, che hanno truffato corrotto impoverito e danneggiato a più riprese, ma in politica l’errore non conta, e chi sbaglia non paga. Anzi, resta ben saldo al suo posto, ché a rimediare provvederà il contribuente, ammaliato dalla forza delle ragioni del Partito. Solo gli ingenui credono ancora alla purezza degli ideali, ma per la casta è bene tutelarne la conquista. Avanziamo a passo di gambero verso una curva pericolosa.