Elezioni aprile 2008: occhio ai patronati – di Melo Cicala

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Morale: per il disonesto c’e ben poco da fare per impedirgli di continuare nei suoi intenti.  Tanto è stato detto che gli addetti ai Patronati hanno influenzato “sprovveduti” (anzi, addirittura gli hanno votato le schede) che si erano recati nei loro uffici per delucidazioni su come esercitare questo loro diritto. Ed e’ appunto per tutelare il diritto di espressione di voto di cittadini che necessitano ulteriori chiarimenti: occorre porre dei controlli, in modo che le scorettezze di cui si è molto parlato non avvengano più, o perlomeno siano minimizzate.

 
I Patronati, sappiamo tutti, sono legati a discipline politiche. I  “provveduti”, attivamente partecipi  ai movimenti politici, non hanno bisogno di  chiedere come votare all’ufficio del patronato sponsorizzato dal loro partito di appartenenza, sono stati ben indottrinati essendo  gia’ parte di quella “famiglia politica”.
 
Allora bisogna tutelare gli ingénui, gli sprovveduti, evitare che questi cittadini recandosi per chiedere un aiuto “spassionato” non si trovino al cospetto di un “consigliere” che non si limita ad esporre le modalita’ di come si vota, (lasciando come di dovere la scelta all’elettore), ma usando il simbolo del partito di loro interesse, lo si dirige a votare per il partito che sponsorizza quel Patronato in particolare.
 
C’e’ chi addirittura inferisce, che alle scorse elezioni, ci siano stati dei funzionari di patronati che hanno incoraggiato concittadini ivi recatisi per chiarimenti, di  lasciare la scheda con la loro indicazione di preferenza e che ci avrebbero pensato loro a completare la procedura di voto. Ovviamente  si parla di “sprovveduti”, e se questo e’ veramente accaduto, lascio a voi intuire per chi ha votato lo “sprovveduto”.
 
Allora, dato che gli uffici dei Patronati, in queste occasioni diventano “de facto  uffici elettorali”, e dato che i Patronati altro non sono che fucine politiche delle segreterie  dei partiti (sindacati)  dai quali sono sponsorizzati, che come tali siano trattati, e che durante il periodo pre-elettorale, dall’arrivo del plico all’elettore, fino alla data utile per la restituzione del plico completato,  in tutti gli uffici dei Patronati, durante l’orario aperto al pubblico, ci sia presente un rappresentante dell’”opposizione”. E che nessun rappresentante di Patronato  riceva in privato.
 
Nei Patronati di destra ci sia un rappresentante volontario della sinistra e nei Patronati di sinistra ci sia un rappresentante volontario della destra, cosi come avviene, o dovrebbe avvenire, dove si effettua lo scrutinio finale delle chede votate. Ci sarebbero cosi  garanti che le informazioni siano date “spassionatamente”.
 
Non credo ci possano essere addetti al funzionamento dei Patronati che vogliano opporsi ad un sistema che renda il loro operato inoppugnabile, che possa metter fine ad insinuazioni, a dir poco, disonorevoli per i responsabili del partito,  sindacato, ed allo stesso tempo onorare la volonta’ dell’elettore.
 
Melo Cicala* – Italia chiama Italia
 
*Presidente COM.IT.ES di Washington, D.C.