LA GRANDE STORIA: Mussolini- Cronotanatologia di un omicidio

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Pubblichiamo delle fotografie (alcune rare) che dimostrano dal punto di vista tanatologico perchè Mussolini non è morto alle 16,20 del 28 aprile ma ben prima. prof.Alberto Bertotto

Ecco quello che ancora oggi si apprende studiando i libri di scuola: Benito Mussolini e Claretta Petacci sarebbero stati uccisi da Walter Audisio (il colonnello Valerio) alle 16,20 del 28 aprile 1945 a Giulino di Mezzegra, un paese situato sul lago di Como là dove questo volge alquanto ad oriente. Alle 3 del 29 aprile i cadaveri del Duce e di Claretta sono stati deposti a Milano sul selciato di piazzale Loreto (W. Audisio. In nome del popolo italiano. Edizioni Teti, 1975).

Foto1

Piazzale Loreto ore 9 del mattino del 29 aprile 1945. Il leader fascista viene fatto appoggiare sul petto della Petacci. Per scherno i partigiani gli fanno impugnare l’asta di un gagliardetto fascista. Mussolini indossa un giaccone di foggia borghese con le maniche a raglan e provvisto di un vistoso bottone allacciato in alto a destra. L’analisi fotografica diretta e computerizzata ha dimostrato che l’indumento era imperforato. Si tenga presente che all’autopsia sul corpo del Duce sono state dimostrate 9 ferite da arma da fuoco con i caratteri delle lesioni premortali (inferte in vita). Il che sta ad indicare che il capo del fascismo è stato rivestito dopo morto.

Foto2

Piazzale Loreto ore 10,30-12 del 28 aprile 1945. Il corpo di Mussolini viene impiccato per i piedi al traliccio metallico di un distributore di benzina. Le braccia fanno un angolo superiore di poco a 90° con il tronco in quanto la rigidità del cingolo scapolo-omerale (spalla) si è completata (immagine del tuffatore).

Foto3

Idem come sopra per quello che concerne il cadavere di Claretta Petacci.

Foto4

Obitorio milanese di via Ponzio. Pomeriggio avanzato del 29 aprile 1945. Il Duce e Claretta giacciono supini. Il braccio di lei circuisce quello di lui in atteggiamento galante. Una posa siffatta sarebbe stata impossibile se la piega del gomito fosse stata irrigidita dal rigor mortis.

Foto5

Obitorio milanese di via Ponzio. Pomeriggio avanzato del 29 aprile 1945 o prima mattina del 30 (inizio autopsia ore 7,30). Mussolini e Claretta, prima supini, sono posti in posizione seduta. La testa di entrambi è sorretta dalla mano di un partigiano (collo ciondolante). Le braccia si sono sciolte passivamente dal loro lubrico “braccetto” e sono ricadute inerti lungo i fianchi. I dati nell’insieme indicano che la rigidità cadaverica era in fase di avanzata risoluzione (rilasciamento).

Commento tecnico: “La rigidità cadaverica si rende evidente dapprima nei muscoli della faccia 2-3 ore dopo la morte; si estende ai muscoli della nuca, agli arti superiori, al tronco, infine agli arti inferiori e si completa 12-24 ore seguendo un ordine cranio-cudale. L’irrigidimento totale del corpo si mantiene stazionario per circa 36-48 ore dalla morte. La rigidità comincia a risolversi gradualmente seguendo lo stesso ordine (cranio-caudale) dopo 72-84 ore” (http://www.sunhope.it/tanatologia.htm. Reperibile per via telematica; B. Brinkmann, B. Madea. Handbuch Gerichtliche Medizin. Springer, 2003).

Conclusioni: Da tutto ciò si evince che Mussolini e la Petacci sono stati uccisi ben prima delle 16,20 del 28 aprile 1945. Davanti al cancello di villa Belmone a Giulino di Mezzegra il colonnello Valerio ha sparato su due cadaveri morti da un pezzo. Questo è quello che ha detto a Giorgio Pisanò  il partigiano Guglielmo Cantoni (Sandrino), un testimone oculare (G. Pisanò. Gli ultimi cinque secondi di Mussolini. Il Saggiatore, 2004). Nel programma televisivo Stargate di Roberto Giacobbo, andato in onda su La 7 il 27 ottobre del 2002, si è addirittura affermato, in base all’analisi fotografica, che il capo del fascismo è morto non il 28, ma bensì il 27 aprile del 1945. Un’ipotesi sul come si sarebbero svolti realmente i fatti lo ho già formulata in un articolo comparso sull’ItaloEuropeo solo pochi giorni fa (Il Duce si è suicidato? Un’ipotesi non peregrina. 17 febbraio, 2008).

 

Origine delle foto: Cassetta Combat Film girata dai cineoperatori americani della V armata.

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