NEW- Il biogas può concorrere all’indipendenza e alla diversificazione energetica dell’UE, proteggendo l’ambiente e aprendo nuove prospettive agli agricoltori.
Il Parlamento chiede quindi di sfruttare il potenziale del biogas aumentando i finanziamenti e intensificando la ricerca, garantendo però che ciò non metta a repentaglio l’approvvigionamento alimentare. I deputati chiedono poi di trattare il biogas nella futura direttiva sulle energie rinnovabili.
Approvando con 610 voti favorevoli, 23 contrari e 13 astensioni la relazione di Csaba TABAJDI (PSE, HU), il Parlamento riconosce anzitutto che il biogas «rappresenta una risorsa energetica essenziale che contribuisce allo sviluppo economico, agricolo e rurale sostenibile e alla protezione dell’ambiente» e ne sottolinea il contributo che può apportare alla riduzione della dipendenza energetica dell’Unione europea. Osserva inoltre che la produzione di biogas da letame, liquami e rifiuti urbani, animali e organici concorre alla diversificazione energetica e pertanto può fornire in misura crescente «un contributo alla sicurezza, alla competitività e alla sostenibilità dell’approvvigionamento energetico». Al contempo, può aprire nuove prospettive di reddito per gli agricoltori.
I deputati ritengono poi che l’impiego di biogas, in particolare per la produzione di calore ed elettricità potrebbe incrementare significativamente le possibilità di conseguire l’obiettivo di coprire con le fonti energetiche rinnovabili il 20% del fabbisogno energetico totale dell’UE entro il 2020. Se si compiono maggiori sforzi di ricerca, inoltre, le fonti energetiche rinnovabili come il biogas e i biocarburanti, in combinazione con l’energia solare ed eolica, «potranno consentire un più elevato livello di indipendenza dall’energia fossile e nucleare» .
Il Parlamento incoraggia quindi l’UE e gli Stati membri a sfruttare l’enorme potenziale del biogas creando un ambiente favorevole nonché conservando e ampliando i regimi di aiuto per incentivare gli investimenti in impianti di produzione di biogas e il loro mantenimento. Ricorda peraltro che non è possibile sviluppare ulteriormente la produzione di biogas «senza finanziamenti supplementari», i quali vanno attribuiti alla ricerca e allo sviluppo, alla promozione dei risultati di progetti specifici, agli impianti e ad un maggiore sostegno della "elettricità verde" e del "gas verde".
I deputati chiedono poi l’intensificazione degli sforzi nella ricerca e nella promozione di nuove tecnologie per il biogas, in particolare per la valorizzazione della biomassa come biocarburante, e per aumentare la redditività degli impianti. Ma l’Aula ha soppresso il paragrafo che, sottolineando l’importanza dell’ingegneria genetica verde, chiedeva di intensificare gli sforzi nel settore della ricerca in materia di sementi e protezione fitosanitaria, affinché la produzione di biogas non entri in competizione con la produzione di alimenti di elevata qualità.
Il Parlamento sottolinea però che incentivando la produzione di biogas «non si può mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare della popolazione». Le future proposte di regolamentazione del settore del biogas dovranno quindi tenere presente questa esigenza.
Il Parlamento chiede alla Commissione e agli Stati membri di elaborare, entro dicembre 2008, una politica coerente in materia di biogas. Sollecita inoltre la Commissione a presentare una relazione specifica sul biogas e la sua promozione in Europa che illustri le necessarie modifiche da apportare alle normative comunitarie e nazionali per agevolarne ulteriormente l’espansione. La relazione dovrà anche rilevare i modi più efficienti per l”utilizzo dei fondi e dei programmi europei e presenti esempi delle migliori prassi.
In tale contesto, i deputati prediligono l’inclusione della produzione di biogas nella proposta di direttiva sulle energie rinnovabili. Questa dovrebbe peraltro comprendere misure per la costruzione e la promozione di impianti per la produzione di biogas e misure di diffusione e promozione dei risultati ottenuti da precedenti esperienze. Qualora le regolamentazioni sullo sviluppo regionale e locale non consentano di finanziare tali misure, sarà necessario modificarle. Gli Stati membri dell’UE dovrebbero inoltre adottare una pianificazione nazionale e regionale volta a limitare gli ostacoli giuridici e amministrativi «prevedendo ad esempio.
Il Parlamento chiede alla Commissione di presentare proposte legislative sull’impiego dei residui provenienti dagli impianti per la produzione di biogas e di garantire che in tali impianti siano utilizzate solo le materie organiche «che permettono uno sfruttamento dei residui senza danni per l’ambiente». La Commissione dovrebbe inoltre presentare una strategia volta ad inserire gli impianti per la produzione di biogas nel meccanismo di Kyoto nonché promuovere l’alimentazione delle reti del gas naturale con biogas, attraverso raccomandazioni o una direttiva.