Il 9 maggio 1950, il ministro degli esteri francese Robert Schuman presentava la proposta di creare un’Europa organizzata, indispensabile per mantenere la pace sul continente e per impedire che altri conflitti sanguinosi potessero esplodere fra i paesi europei
coinvolgendo molti altri paesi e popoli nel mondo. La giornata del 9 maggio è diventata da allora il simbolo della nascita dell’integrazione europea e della pace sul Continente.
Concepita nei momenti più drammatici della Seconda Guerra Mondiale da uomini come Altiero Spinelli che era stato confinato dal fascismo nell’isola di Ventotene perché considerato pericoloso per la dittatura, l’utopia di un’Europa unificata democraticamente è diventata progressivamente realtà con l’adesione di un numero crescente di paesi europei.
Quel che è stato concretamente realizzato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in poi è il frutto della visione originaria dei “padri fondatori” delle prime Comunità europee, visione arricchita nel corso degli anni dal lavoro non solo delle istituzioni europee e nazionali ma anche di esperti, di funzionari e di una rete sempre più ampia di organizzazioni rappresentative della società civile.
L’Unione europea si fonda oggi in particolare su una comunità di ventisette paesi e quasi cinquecento milioni di cittadini e cittadine che parlano ventitre lingue e scrivono in tre alfabeti, su uno spazio unico senza frontiere, sulla cittadinanza europea, sulla moneta unica e su un patrimonio di leggi e di politiche che garantiscono la pace, la democrazia, la libertà, la stabilità e la prosperità del continente.
Dopo la firma e l’entrata in vigore della CECA nel 1952, dei Trattati di Roma nel 1957 e delle successive modifiche a questi trattati (Atto Unico, Trattato di Maastricht, Trattato di Amsterdam, Trattato di Nizza), si è giunti nel 2007 alla firma del Trattato di Lisbona, che chiude il periodo di riflessione scaturito dal risultato negativo dei referendum sulla Costituzione per l’Europa in Francia e nei Paesi Bassi. Il processo di ratifica è attualmente in fase di svolgimento, ma i governi degli Stati membri auspicano che il Trattato possa entrare in vigore prima del rinnovo del Parlamento europeo, previsto nel giugno del 2009.
*Nell’anno europeo del dialogo interculturale, iniziato sotto il segno della Presidenza semestrale slovena e caratterizzato dal cinquantenario della nascita del Palamento europeo, la Giornata dell’Europa rappresenta un’occasione essenziale per riflettere sul patrimonio di quel che è stato realizzato dalla Dichiarazione di Schuman in poi e per guardare al futuro del nostro continente.