L’analisi di una situazione reale, fatta dal nostro Roberto Sogni.Davanti alle notizie di cronaca dove, tanto per cambiare, ci sono adolescenti e giovani protagonisti di una vita non solo difficile da interpretare Se vuoi toccare sulla fronte il tempo che passa volando…. se vuoi ascoltare non solo, per gioco il passo di mille pensieri…. Se vuoi sentire sul braccio il giorno che corre lontano….
Chiedilo a una ragazza di quindici anni di età chiedi chi erano i Beatles … e lei ti risponderà
e neanche il mondo conosco, ma del resto ne so molto poco.
Davanti alle notizie di cronaca dove, tanto per cambiare, ci sono adolescenti e giovani protagonisti di una vita non solo difficile da interpretare, come è normale per questa età ben definita dai nostri vecchi come ‘L’età della stupidera”, ma ormai completamente al di la di ogni definizione e/o soluzione miracolosa, mi sono venute in mente queste splendide note degli Stadio.Siamo di fronte ad una generazione senza memoria e, come direbbe Vasco, sicuramente l’emblema delle generazioni che passano, una generazione che “Non ha più santi ne eroi” o forse ne ha troppi da consumare sul braciere del presente.Si pesta un ragazzo a sangue perché ci ha lanciato un torsolo di mela sull’auto;si infierisce sulla vittima di turno, magari un po’ imbranato, filmando il tutto con il telefonino e mettendolo on line; a 14 anni sei uno sfigato se non l’hai ancora fatto, e si violentano coetanee o addirittura dodicenni;si ammazzano i vicini di casa perché schiamazzano, piuttosto di litigare perché non farli fuori?!.. Ci si attacca l’un l’altro senza ritegno; per una stupidata la pistola che spara è all’ordine del giorno, la lama che infierisce è una prassi quasi normale per far pagare uno sgarro, uno sguardo di troppo alla propria ragazza in discoteca o una parola di troppo, e l’onore (o quello che è) è salvo..La droga è una moda diffusa, la trova anche un bambino all’elementari (o come si chiamano oggi), se la chiedi al compagno giusto; l’abuso d’alcool neanche viene menzionato come problema, a parte se qualcuno si schianta in macchina e ci rimane, però deve essere sabato sera, se no niente scoop..Svastiche e motti del ventennio in bocca a chi è nato al tempo di Dallas e Jeeg robot d’acciaio fa lo stesso effetto da brividi della ragazzina candidata premier per quella sinistra che non c’è più e che usa parole e concetti di quel sessantotto non più difeso nemmeno da chi lo ha vissuto.Se poi a picchiar extracomunitari e sfasciare negozi ci va uno con Che Guevara sul braccio, veramente siamo al nulla assoluto di Tafazzi del mitico trio Aldo, Giovanni & Giacomo.Se per conoscere bene una persona è importante guardare il suo passato, entriamo in una tempo dove il non conoscere diventa prassi. Rischiano di diventar ridicole anche le giornate della memoria, così tante da… scordarle.Sarà bello tra qualche anno, dopo esser saliti su questa macchina del tempo chiamata vita e fatta un’altra tappa, scoprire che anche questa era solo il susseguirsi di generazioni diverse e particolari.Ma sarà triste, molto triste, se dopo esser partiti dalla stazione dell’oggi verso la stazione del domani, girarsi indietro e non trovar nulla da lasciare nella scatola della memoria.