Nel ricevere questo lunedì in udienza i partecipanti a un pellegrinaggio dell’arcidiocesi di Torino, Benedetto XVI ha acconsentito ad una solenne "Ostensione della Sindone", che si terrà nella primavera del 2010.
Dopo le precedenti ostensioni, avvenute nel 1998 e poi nel 2000, i fedeli potranno così nuovamente venerare, nel capoluogo piemontese, il telo che secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù deposto dalla Croce.
“Sarà un’occasione quanto mai propizia – ne sono certo – per contemplare quel misterioso Volto, che silenziosamente parla al cuore degli uomini, invitandoli a riconoscervi il volto di Dio”, ha detto il Papa incontrandosi con gli oltre 7.000 pellegrini, guidati dall’Arcivescovo di Torino, il Cardinale Severino Poletto, e giunti a Roma a conclusione dell’anno dedicato alla “Redditio Fidei”.
Quest’anno ha rappresentato infatti l’epilogo delle "Missioni diocesane", un progetto iniziato subito dopo il Giubileo con l’obiettivo di portare l’annuncio del Vangelo in ogni ambiente e a persone di tutte le età.
Nel corso dell’anno pastorale 2007-2008, ogni parrocchia ha dato vita ad una verifica e ad una sintesi del percorso compiuto per "riconsegnare" al Vescovo – come avveniva nell’antico catecumenato in occasione del Sabato Santo – l’adesione di fede alla Chiesa ricevuta nelle "Missioni".
Con il pellegrinaggio e la professione di fede presso la tomba di San Pietro, è stata quindi l’intera diocesi a compiere la "Redditio Fidei"e a proclamare davanti al Santo Padre la propria appartenenza ecclesiale.
“Animati dal sincero anelito di una ‘rinnovata prima evangelizzazione’ – ha detto il Papa –, vi siete preoccupati di avvicinare i cosiddetti ‘lontani’, allargando i confini della carità pastorale di ogni comunità parrocchiale”.
Incoraggiandoli a proseguire l’impegno missionario, il Pontefice li ha quindi invitati a non aver paura nell’affidarsi a Cristo: “solo Lui può soddisfare le attese più profonde dell’animo umano. Nessuna difficoltà, nessun ostacolo rallenti il vostro amore per il suo Vangelo!”.
“Se sarà Gesù il centro delle vostre famiglie – ha continuato – , delle vostre parrocchie e di ogni comunità sentirete viva la sua presenza e cresceranno l’unità e la comunione tra tutte le varie articolazioni della Diocesi”.
“Alimentate pertanto costantemente l’unione con il Signore nella preghiera e con la frequente pratica dei Sacramenti, specialmente dell’Eucaristia e della Confessione”.
Infine, l’invito da parte del Papa ad impegnarsi nelle “opere di carità” e “nell’affrontare la grande ‘sfida educativa’ delle nuove generazioni”.
Benedetto XVI non ha poi mancato di esprimere “particolare vicinanza spirituale” e “solidarietà” per le popolazioni del Pinerolese e del Cuneese, colpite nei giorni scorsi dalla furia del maltempo, che ha causato straripamenti fluviali, morti e dispersi.
“Assicuro una speciale preghiera al Signore – ha detto –, perché accolga nella sua pace le vittime e sostenga quanti lottano per far fronte alla grave calamità naturale".
Al termine dell’udienza è stata consegnata al Santo Padre una copia della Sindone.