Integrazione vs. populismo

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La democrazia nell’Unione europea è minata dal populismo.

Il populismo si nutre delle paure delle opinioni pubbliche nazionali che da esso vengono provocate e le paure a loro volta rafforzano il populismo.

Le paure nascono e si sviluppano in Europa (ma anche nel resto del mondo) come reazione a sfide/problemi di fronte ai quali gli Stati nazionali sono impotenti.

Ieri la sfida principale era la globalizzazione.

La globalizzazione non ha esteso solo il mercato ma ha consentito a milioni di persone di migliorare la loro situazione socio-economica e,  sopratutto, ha ampliato la sfera di protezione dei diritti.

Oggi la sfida/il problema è la paura di perdere la propria identità, è la paura dell’altro (xéno-fobia): noi e loro.

In ognuno dei nostri paesi il problema centrale provocato dal populismo è quello dell’immigrazione/integrazione: il populismo si nutre della paura dell’altro e la paura dell’altro rafforza il populismo.

Gli Stati europei, ciascuno per sé, non sono in grado di governare le politiche di immigrazione che hanno implicazioni interne di carattere economico, sociale e culturale ed implicazioni esterne di carattere politico, economico e di sicurezza crescenti nel tempo.

Così come la realizzazione del mercato unico ha reso necessaria la creazione dell’unione economica e monetaria con una moneta unica, la realizzazione di uno spazio unico senza frontiere rende necessaria una politica unica dell’immigrazione a livello europeo.

Per governare un fenomeno europeo ci vuole un sistema di governance a livello europeo e per governare un fenomeno mondiale ci vuole un sistema di governance a livello planetario.

La soluzione populista è invece quella di tornare indietro nel tempo togliendo poteri all’Unione europea e rafforzando le apparenti sovranità nazionali per difendere apparenti interessi nazionali.

In questo modo la questione dell’immigrazione/integrazione non sarà risolta, crescerà la paura e di essa si nutriranno i populismi nazionali impedendo la nascita della democrazia europea e minando le democrazie nazionali.

Pier Virgilio Dastoli
Direttore della Rappresentanza UE