MATURITA’.Ci sono delle realtà che emanano un fascino tutto particolare. Una di queste è sicuramente l’attesa della Maturità. Non tanto la mitica e indimenticata “notte prima degli esami”, quella che racconterai ogni pizzata nostalgica con gli ex della propria scuola, quanto quella di chi ormai è fuori da un numero indistinto di anni. E’ il fascino di quelle tracce che per un attimo ti rimette, con la mente, sui quei banchi messi eccezionalmente in fila nel corridoio lungo; è il sapere cosa è uscito come autore, come tema, per provare l’ebbrezza di dire:”io avrei fatto…”. Affinchè sia celebrata nella sua interezza il rito dell’esame di Stato ci deve anche essere: 1. la previsione dei contenuti delle tracce 2. l’affermazione che la maturità è vecchia bisogna riformarla 3. gli errori nei testi del magistero 4. l’elenco dei modi per (non) copiare. Ebbene si ci sono cascato anch’io. Ho aspettato le tracce, le ho lette e commentate e come allora, indeciso su quale fare. Quella degli sms era bella ma scontata, quella di Montale meglio evitare, bella anche la tipologia B lavoro e sicurezza o costituzione a 60 anni dalla sua nascita. … a alla fine degli scritti e degli orali sul magico tabellone una parola che dovrebbe far rabbrividire chi lo scrive e chi lo riceve: MATUROSicuramente non è sinonimo di adulti, visto le testimonianze poco edificanti di cui siamo circondati: è vero la generalizzazione sono deleterie oltre che sbagliate, ma con che coraggio possiamo dire ai giovani coraggio, un giorno sarai adulto.Non è nemmeno sinonimo di intelligenza, di cultura, di preparazione: c erti spettacoli che ci arrivano dai luoghi di poteri, politici, economici, sociali sono a dir poco aberranti.Maturo è contrario di bullismo, dove il debole non solo è condannato a restare tale, ma l’umiliazione e la prepotenza diventa stile di vita.Maturità è contrario di razzismo che non è solo questione di pelle, spesso anche di altro come le origine, le culture, le provenienze..Maturità è comunicazione che parte sempre dall’ascolto dell’altro, dalla convinzione che la verità è troppo grande da tenerla in tasca e che le parole hanno un grande peso specifico e quindi bisogna usarle con cura.Maturità è partecipazione, Gaber direbbe La maturità non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione. Non scappate come spesso facciamo noi “grandi” con tremila scuse. Esserci da giovani è la vostra e la nostra scommessa.