Pietro Fresi e suo figlio Vittori Fresi Partiramo da Porto Torres a fine Agosto per fare il giro del mondo in barca a vela. NOI DI ITALOEUROPEO DEDICHEREMO UNO SPAZIO A QUESTO EVENTO dove i Fresi scriveranno del loro viaggio in costante contatto… Oltre che la passione per il mare e l’avventura, qui c’è anche l’amore tra padre e figlio, uniti dalle onde e dal loro maestro : il vento. In un mondo dove i padri e figli sono agli opposti, dove l’incontro tra figli e genitori è ormai raro, i Fresi sono la prova che il rapporto tra genitori e figli dovrebbe rimanere inalterato nel tempo nonostante questa frenetica società.
Piero e Vittorio Fresi vogliono partire dalla Sardegna, percorrere il mar Mediterraneo, uscire dallo stretto di Gibilterra, navigare in Atlantico fino all’estremità del Sud Africa (Capo di Buona Speranza), attraversare l’Oceano Indiano e dopo aver doppiato il lato meridionale dell’Australia (Capo Lewin) e la Nuova Zelanda proseguire nell’Oceano Pacifico fino all’estremità meridionale dell’America Latina (Capo Horn) e risalire l’Atlantico per la rotta del rientro. Lo spazio da coprire è di circa 28.000 miglia e il tempo stimato di percorrenza con un’imbarcazione come Onitron I – Autoprestige è di 250 – 300 giorni.Il promotore del progetto, Piero Fresi, si è già distinto in questo senso in quanto le navigazioni in solitario che ha portato a termine, avevano come principio l’utilizzo di imbarcazioni tradizionali.
Le moderne imbarcazioni da regata iper-tecnologiche, che partecipano alle grandi regate oceaniche, impiegano attualmente tra i 70 e i 90 giorni per compiere la circumnavigazione lungo la rotta dei tre Capi.
I Fresi si ispirano ai navigatori del passato, che nel secolo scorso hanno effettuato le prime entusiasmanti navigazioni lungo la rotta dei clipper, scrivendo le pagine più belle ed emozionanti della navigazione d’altura, su imbarcazioni da diporto.
Questo non vuol dire rifiutare il progresso tecnologico in quanto a bordo di Onitron I – Autoprestige saranno presenti sistemi moderni per il posizionamento e la comunicazione, ma vuol dire semplicemente affrontare le problematiche di un percorso così impegnativo utilizzando un’imbarcazione normale e adottando le metodologie e le tecniche di navigazione classiche.