Italiachiamaitalia torna ad interessarsi del caso rai international
Ci tiene Magliaro a sottolineare che durante la sua gestione “non è nato nessun sito che si chiama, per esempio, Salva Rai International. E non è l’unico caso…Evidentemente la reazione del pubblico conta molto”. Oggi torniamo ad occuparci di Rai International – o Raitalia che dir si voglia – come già abbiamo fatto tante altre volte su queste stesse pagine. Il governo è cambiato, alcuni partiti sono stati cancellati dal parlamento, sono cambiati anche diversi eletti all’estero, ma Piero Badaloni è ancora direttore del canale internazionale della televisione pubblica italiana. Fra poco ci saranno le nuove nomine Rai, e gli occhi degli italiani nel mondo sono puntati – è proprio il caso di dirlo – su Rai International. Che succederà? Cosa si devono aspettare i connazionali all’estero? Noi lo abbiamo voluto chiedere a Massimo Magliaro, già direttore di Rai International, prima che al suo posto arrivasse Badaloni: ma Magliaro non si sbilancia. Anzi, su Rai International non desidera parlare: “Per me parlano i fatti”, risponde. “La mia è stata una gestione sempre in attivo, mai in rosso, con lo sbarco in Canada e il gradimento del pubblico”. Ci tiene Magliaro a sottolineare che durante la sua gestione “non è nato nessun sito che si chiama, per esempio, Salva Rai International. E non è l’unico caso…Evidentemente la reazione del pubblico conta molto”. Secondo l’ex direttore, c’è qualcuno a Rai International che “in questi due anni ha lavorato all’insegna delle maldicenze, talvolta dicendo il falso, senza ricevere nessuna sanzione dalla Rai”. E quando gli facciamo notare che non sono pochi quelli che gradirebbero il suo ritorno, “vi ringrazio tutti di questa attenzione”, ci dice, “ma io – ripete – non parlo, ho una mia etica che voglio seguire. Facciamo parlare i fatti”. Proprio i fatti, dei quali spesso abbiamo parlato su Gente d’Italia, dimostrano che quella di Badaloni è stata ed è una gestione piena di buchi, dove si sono spese valanghe di quattrini senza che i telespettatori notassero un seppur minimo miglioramento nel prodotto Rai International. Più volte abbiamo sentito in passato tutti i parlamentari eletti all’estero, sia di destra che di sinistra, e tutti sono d’accordo: così com’è, Rai International non funziona affatto. Tante e frequenti le critiche a Badaloni, anche da importanti e influenti esponenti di sinistra, proprio quella sinistra a cui Badaloni è legato a doppio filo. E lo ha dimostrato più volte, con il suo palinsesto, e con il suo programma Italia World. Fra le altre cose, abbiamo chiesto a Magliaro in che modo Rai International potrebbe fare di più per gli italiani residenti all’estero: “Ho idee molto chiare – assicura – perché ho visto e riflettuto su ciò che ho fatto io e su ciò che han fatto gli altri, e ne ho tratti esempi importanti. So certamente che farei – ammette – ma non ho intenzione di dirlo pubblicamente”. Almeno per ora, s’intende, fino a che certe cose non saranno più chiare. Lasciato da parte il discorso Rai International, chiediamo a Magliaro, in qualità di cittadino italiano, come giudica l’operato di Silvio Berlusconi in questi primi mesi di governo: “Mi sembra un governo pieno di idee e di credibilità, soprattutto di voglia di fare”. Speriamo, aggiungiamo noi. E speriamo si renda conto, questo governo, insieme a tutti i 18 eletti all’estero (che comunque l’hanno già ammesso pubblicamente), che esiste una Rai International che non fa onore all’Italia nel mondo. Non ancora. Ricky Filosa – Gente d’Italia/Italia chiama ItaliaDirettore www.italiachiamaitalia.com