A volte il cinema è strano. A volte capita che uno dei migliori attori della sua generazione possa ritrovarsi al centro di un film praticamente tutto al femminile…..
, dalla produzione, alla regia, dalle protagoniste, all’organizzatrice generale. In questo caso, l’uomo accerchiato è Pierfrancesco Favino. È lui L’uomo che ama nel film di Maria Sole Tognazzi, che verrà presentato al Festival Internazionale del Film di Roma.
Sei tornato a lavorare con Maria Sole a cinque anni di distanza da Passato Prossimo, il suo esordio…Credo molto in questo film, perché racconta la sofferenza d’amore dal punto di vista di un uomo. Maria Sole è un’amica di lunga data, e il progetto mi entusiasmava. La storia non era la solita sequela di lacrime e tradimenti, ma qualcosa di ben più sottile. Mi piace lavorare con le donne, questo strapotere maschile mi fa pensare. Io credo molto alle donne. La circostanza è abbastanza inusuale: una donna impegnata a raccontare l’universo maschile di fronte all’amore. Sempre più spesso il nostro mondo emotivo viene rappresentato come arido se non addirittura inesistente. Io sono uno per cui i sentimenti e le passioni sono tutto. Come ti sei preparato?Per questo lavoro ho deciso di evitare di farmi qualsiasi idea preconcetta del personaggio che andavo a recitare, al punto da non voler preparare nulla in anticipo. Tento di leggere una sceneggiatura come fosse un libro, evitando di fare attenzione solo al personaggio che mi viene proposto. Se ti senti partecipare scegli, al di là che sia un piccolo ruolo o un grande ruolo. Cerco di fare le cose che mi piacerebbe vedere. La sfida era anche nel non costruire nessuna rete di sicurezza preventiva ed ho deciso di affidarmi totalmente a Maria Sole, sapendo benissimo che mi avrebbe protetto, guidato ed accompagnato nei posti dell’anima di quest’uomo che lei sorprendentemente conosceva già così bene. Mi sono trovato benissimo anche con le mie controparti femminili: Ksenia Rappoport, con cui avevo già lavorato, e la Bellucci. Monica poi è una donna semplice, nel senso più bello del termine. Non ci conoscevamo da prima, ma ci siamo trovati subito bene. Entrare nel personaggio è un termine abusato che ha una relativa verità. È molto difficile che si entri nel personaggio. A volte hai la fortuna di essere ospitato all’interno di una storia nei panni di uno dei protagonisti, ma non c’è differenza in realtà. L’uomo che ama
Italia 2008, Drammatico
Regia: Maria Sole Tognazzi
Cast: Pierfrancesco Favino, Monica Bellucci, Kseniya Rappoport, Marisa Paredes, Piera Degli EspostiDistribuzione: MedusaUscita: 24-10-2008