INTERVISTA Continua il nostro viaggio nel mondo della disabilita

0
1426

Nel continuare il  nostro viaggio nel  vasto mondo  della disabilita , ci siamo in battuti in una realtà in continua crescita  il movimento degli  arancioni ,  (http://movimentoarancione.blogspot.com)          che non vuole essere un partito ma guarda  e partecipa alla continua trasformazione della nostra società. Il Movimento degli arancioni  è a difesa della democrazie e liberta individuali e nel rispetto delle minoranze,  non solo dell’Italia ma anche dell’Europa ,perchè questo movimento nasce avendo una visione più  ampia rispetto agli altri.Appassionandoci molto il Movimento degli arancioni  ,abbiamo chiesto un intervista, ,gentilmente  concessa  dal Presidente Francesco Lorenzetti. Spiegateci chi siete e come nasce questa idea del  Movimento Arancione? All’inizio eravamo solo un gruppo di amici che credevano molto nella necessità di costruirsi, con lo studio e l’arricchimento reciproco, un proprio bagaglio culturale alternativo a quello degli attuali partiti, i quali sono ormai da decenni cristallizzati su idee vecchie e logore. Ci siamo resi conto però che non era facile crescere politicamente da soli, da autodidatti, soprattutto considerando la vastità delle questioni che ci proponevamo di studiare: economia, diritto, scienza, filosofia, religione, storia, etica… troppo per fare da soli. Eppure, oggi la politica è chiamata a deliberare su tutte queste questioni, e chi non voglia ricadere nella banalità e nel pressapochismo che caratterizza da molti anni il dibattito di governo in Italia deve necessariamente avere un’infarinatura di tutto ciò. Così ci siamo uniti, abbiamo fondato un sito dove condividere i nostri contributi e abbiamo cominciato a lavorare in collaborazione, ciascuno portando le sue conoscenze e condividendole con gli altri. E devo dire che sta funzionando.Avete avuto manifestazioni di solidarietà da parte delle istituzioni ?Sì, ma dobbiamo stare attenti. Nella maggior parte dei casi, la solidarietà è “interessata”, e viene da qualcuno che cerca voti, o militanti, o appoggio politico. Ma non sono mancate collaborazioni fruttuose e disinteressate con altre associazioni e anche con qualche ente pubblico.Quali differenze ci sono tra voi e le altre associazioni  ? In realtà, non possiamo nemmeno definirci un’associazione. Non abbiamo uno statuto, ma solo una Carta Fondamentale, un brevissimo documento che raccoglie i nostri ideali e i nostri obiettivi. Stiamo insieme come sta insieme una compagnia di amici, informalmente, senza obblighi di sorta. Ciascuno dà quello che può, e dice quello che vuole. La stessa cosa non accade, ahimè, nei partiti, ed è per questo che a nostro parere sono diventati così sterili di nuove idee. Come vi sostenete economicamente?Non è che la nostra attività costi molto. Finora siamo sempre riusciti a cavarcela con mezzi propri. In ogni caso, rifiutiamo i contributi pubblici. I soldi dei contribuenti devono essere impiegati per chi ne ha davvero bisogno, e non per dare il contentino politico alle associazioni come la nostra. Quale sono le attività del Movimento Arancione ?Data la distanza geografica dei vari arancioni, collaboriamo soprattutto online. Pubblichiamo articoli, video e piccoli studi sul nostro sito, e ci coordiniamo attraverso un guestbook privato al quale si accede tramite password. Ma di tanto in tanto, quando ci riusciamo, facciamo anche attività sul territorio, soprattutto a Verona dove il Movimento è nato e c’è il gruppo più numeroso. Ad esempio, qualche mese fa abbiamo istituito una serie di lezioni, tenute da noi, sul liberalismo. Questo è servito sia ai giovani uditori, che hanno imparato qualcosa di interessante che raramente si apprende dai libri di scuola, sia agli arancioni stessi che hanno tenuto le lezioni, i quali hanno imparato a parlare in pubblico e a preparare bene un’esposizione a tema. È stata una bellissima esperienza. Quanti iscritti avete ?Abbiamo circa una cinquantina di collaboratori. Non c’è una vera e propria iscrizione…come si aderisce al vostro movimento?Si manda un’email alla nostra casella di posta elettronica presentandosi e chiedendo di collaborare. Noi a quel punto spieghiamo un po’ come funziona, discutiamo delle modalità con cui il nuovo arrivato potrebbe aiutarci e infine gli forniamo la password dell’area riservata, dove potrà entrare a conoscere gli altri membri chattando sul guestbook.Perche una persona diversamente abile dovrebbe iscriversi al vostro movimento ?C’è poco spazio nel mainstream della politica e dell’informazione  per chi voglia riaffermare i giusti diritti dei diversamente abili. È lo stesso problema che si pone per molte altre categorie di minoranza, le quali devono combattere duramente per ottenere ciò che per tutti gli altri invece è scontato: se politicamente conti poco, non hai gli stessi diritti degli altri. Noi invece ci rifacciamo ad una dottrina che fa dell’uguaglianza dei diritti il suo pilastro fondamentale e della tutela delle minoranze la sua ragion d’essere.Quale dottrina?La dottrina liberale. Intendiamoci, non che questo significhi supportare un qualche partito particolare, gli arancioni vengono da schieramenti diversi. Ma nel liberalismo abbiamo trovato un metodo di confronto  che ci ha messi tutti d’accordo, e crediamo che esso sia una cura moderna ed efficace contro i mali della politica odierna.In poche righe spiegateci quali sono i progetti per il futuro per il movimento arancione ?Speriamo solo di andare avanti così, e di allargare il nostro gruppo sempre più. E speriamo anche di influire un pochino nella politica asfittica del nostro paese, senza diventare un partito ma dando comunque un piccolo contributo alla nascita di una nuova classe dirigente, più preparata, più idealista, più attenta ai bisogni della gente.