Enigmistica Fiscale

0
1175

Era nell’aria dallo scorso Novembre: l’imbroglio all’italiana delle cartelle pazze sarebbe piovuto ancora una volta, inarrestabile, sui contribuenti. Il servizio di controllo interno dell’amministrazione finanziaria ne ha individuate ad oggi una percentuale ridicola, circa sessantamila su quasi due milioni. Una media da barzelletta. Gli amanti della retorica sono in solluchero, i vessati dal fisco rischiano il travaso di bile. Dostoevskij diceva che Dio e il Demonio si disputano l’anima dell’uomo, e il campo di battaglia è il cuore di questo sventurato. Forse, dal suo appartamento dinanzi ai Dogmi Rossi aveva intuito quello che anche Von Balthasar sosteneva: finché ci sarà sofferenza sulla terra, la sola idea di un benessere celestiale causerà irritazione. Orbene, l’impasto quotidiano del Belpaese non misura la cifra divina dei governi, ma si limita a quella umana, inevitabilmente punteggiata di limiti. I grandi evasori, perciò, potranno dormire sonni tranquilli, ché nessuno romperà le uova nel paniere. Un paniere dorato, perché l’età dell’oro, lo testimonia la storia, è quella in cui l’oro l’hanno visto in pochi. C’erano le lenzuola d’oro delle Ferrovie, le mense d’oro (refezione scolastica del comune di Roma), le merendine d’oro dei bimbi degli asili milanesi, i cespugli d’oro dell’Autostrada Serenissima; c’erano e ci sono ancora le carceri d’oro, gli aeroporti, le raccomandazioni. Per conferma, vedasi gli agenti della Riscossione e della Sogei incapaci di liquidare correttamente un’imposta, nonostante le aspre selezioni per accedere alle loro poltrone, e la grande professionalità sbandierata. La già scarsa fiducia dei tartassati verso il sistema tributario nazionale, da un valore vicino allo zero sta piombando a "meno infinito", col bonus della denuncia globale. L’Agenzia delle Entrate avrebbe infatti riscosso in maniera illegittima circa nove miliardi di euro nell’ultimo decennio, grazie a simili errori, di cui novecento milioni per le sole imposte di bollo necessarie ai ricorsi. Se lo Stato sbaglia è una svista, se lo fa il cittadino è una truffa. Geniale. L’Associazione Contribuenti ha avviato un’azione legale, che fra un rinvio e un riesame si protrarrà ben oltre l’orizzonte della pazienza. Speranze (esentasse) cercasi.