Dopo le previsioni, puntuale e silenziosa e’ arrivata la neve su Londra. Tutti con la macchina fotografica per una foto ricordo di una evento che a Londra non si vedeva da anni
Cosi’ la morsa del freddo ha imbiancato Londra e tutto il Nord Europa, mettendo in difficoltà comunicazioni aeree e stradali. La più forte degli ultimi 18 anni, ha praticamente paralizzato Londra ed altre zone della Gran Bretagna sud orientale. L’aeroporto di Gatwick è stato completamente chiuso mentre ad Heathrow è stata chiusa una delle piste, provocando ritardi e disagi ai passaggeri.
Londra nonostrante tutto, non e’ andata in crisi, certo, i famosi bus rossi oggi non hanno colorato la città, ma la rete della metropolitana, la famosa Underground ha funzionato regolarmente, solo alcuni tratti e’ stata chiusa ma per poche ore.
Londra e’ una citta’ magica, misteriosa e sinuosa tra il suo Tamigi, ma sotto la neve lo e’ ancora di piu’. I fotografi oggi hanno invaso le strade e sfidato la neve che continuava a scendere senza sosta suoi loro obbiettivi e grandangoli.
Candida e sileziosa la neve ha ricoperto l’imponente Big Ben, la casa del parlamento, strade, monumenti e la Cattedrale di Westmnister dove e’ stato costruito un grande pupazzo di neve che per un giorno e’ diventato il monumento piu’ “importante ” di Londra.
Da sottolineare in tutto questo candido scenario, la protesta pacifista di un gruppo di tibetani davanti alla casa del primo minitro inglese riguardo alla situzione di tibetani uccisi dalle pressioni giapponesi. Questo grido di pace si ergeva verso l’ alto mentre la neve scendeva verso il basso sui loro visi umini di lacrime.
Sono stato in mezzo a loro, e ho visto sui loro volti la pace, non la rabbia, ma la richiesta educata di smettere con queste morti inutili.
Ho chiesto a uno di loro cosa vogliono in particolare, e lui con un sorriso mi ha risposto:
” ..aiuto e che ci lascino vivere nella notra terra…non ha importanza se la notizia non viene scritta suoi giornali o detta in TV noi siamo qui davanti alla porta del primo sperando in un aiuto, saremo gia; contenti se si accorgesse della nostra presenza…” e poi mi ha ricordato di fare una preghiera per il Dalai Lama che si e’ sentito male, e nei suoi occhi ho visto una vera e sincera preoccupazine.
Gli ho chiesto quanto avevano intenzione di rimanere li sfidando il freddo tagliente:
” tutto il giorno se necessario, questo e altro per la nostra terra per la nostra gente…” mi ha risposto e mi ha invitato a partecipare pacificamente al grido a cui ho dato il mio eco il quale si e’ unito a una folata di vento e neve che ha raggiunto Green Park dove il grande parco sembrava una stazione sciistica.
Le previsioni non mettono per ora miglioramenti, nevichera; tutto oggi e tutto domani, dopo e’ un incognita anche per gli esperti che si raccomandano di non mettersi in viaggio almeno fino a Mercoledi’.
Un consiglio per chi vola, informarsi prima di partire per Londra gli aeroporti funzionano a rilento per ora.
Comunque possiamo sperare in meglio e alla primavera c’e’ lo rivela la marmotta phil che tutti gli anni piu’ precisa di uno strumento e di un pc annuncia la fine dell’inverno.
Infatti tutti gli anni, il 2 febbraio, Punxsutawney Phil, una marmotta che vive nelle foreste della Pennsylvania, pronostica l’arrivo della primavera. La tradizione vuole che se la marmotta che esce dalla tana nel “Groundhog Day” (il giorno della marmotta) vede la propria ombra riflessa sul terreno e rientra nella sua tana ci si devono aspettare ancora sei settimane d’inverno, altrimenti la primavera è alle porte. Quest’anno Phil ha visto la sua ombra: dunque ancora freddo e neve nei prossimi giorni (Reuters)