Per Ricordarsi Di Ringraziare

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Lunedì 9 febbraio, ore 20. Pochi brandelli di stelle a pioggia sul cielo di Udine, che poi è tutti i cieli del mondo.

Eluana Englaro se n’è andata, all’improvviso ma non troppo, nella sua discreta e indelebile astinenza dalla ribalta. Ce l’avevano portata prima un incidente, poi la battaglia del padre, infine l’indomita persecuzione dei media. È scomparsa con la sete di libertà che chiede di abbreviare ogni chiasso, clamore, frastuono, quasi anticipando la gogna mediatica che il suo stare al mondo continuava a ingigantire. Più dello schianto, le è stato fatale il dibattito sulla sua vita. Che prima dell’incidente avesse o meno espresso un desiderio circa il suo eventuale destino non è dato sapere, ma il testamento biologico non è un diritto che si può reclamare in piazza. E neppure in televisione.

Invece ognuno, in questi giorni, ha reclamato il suo scoop, uno spazio, una colonna sgraziata nel nome di una preghiera senza nome. Ma quale preghiera è testimone di un epilogo senza speranza fra le parole? In tempi di falsi trionfalismi, la vera resistenza è quella che combatte per i valori perduti, e qui la lezione di chi ha amato Eluana si fa universale. È un messaggio d’amore che andrebbe assunto come impegno: non abbandonare nessuno al proprio destino. Il dialogo fra il silenzio e la dignità di chi rispetta la sofferenza altrui è spesso oscurato dalla ferocia della realtà; 2500 italiani, dal letto in cui sono bloccati, non possono esprimere la propria opinione, nonostante dietro le scelte politiche ci siano loro in carne ed ossa.

Cervelli in stato vegetativo? No, grazie. Fuori dall’aula, parlamentari compresi. Non sappiamo se alla fine del cammino terreno la vita ci aspetterà come un mendicante, tendendo la mano, ma possiamo evitare di ridurre il dolore privato a una réclame strumentale. Grazie, Eluana, per avercelo ricordato.

                                   

                                                                    

                                                   

                                                                                

                                   

                                 

                                          

The story of life 

is quicker than the wink of an eye.      

The story of Love is "hallo and goodbye,

untile we meet again".

        

                                                           [Jimi Hendrix]