Giustizaiato per strage in moschea

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  • YEMEN: GIUSTIZIATO PER STRAGE ALLA MOSCHEA
  • EGITTO: DIECI CONDANNE A MORTE PER STUPRO
  • ALGERIA: DODICI CONDANNATI A MORTE PER TERRORISMO

In questo numero: 6 marzo 2009, anno 8, n. 39
 
 
 
 
YEMEN: GIUSTIZIATO PER STRAGE ALLA MOSCHEA
 
 

3 marzo 2009: un uomo è stato fucilato nella città yemenita di Amran dopo essere stato riconosciuto colpevole delle uccisioni di 10 persone.
Abdullah Saleh al-Kohali, 27 anni, è stato giustiziato nel cortile di una prigione da un plotone di agenti di polizia, dopo la lettura della sentenza di morte da parte di un giudice.
L’uomo avrebbe ammesso di aver ucciso nel maggio 2008, con una mitragliatrice, dei fedeli all’esterno della moschea del villagio di Bait al-Aqari, presso Amran.
La condanna a morte era stata emessa dal tribunale della stessa città, nel giugno 2008.
Diversi parenti delle vittime hanno assistito all’esecuzione, mentre fotografi e cameramen non sono stati ammessi.

 

EGITTO: DIECI CONDANNE A MORTE PER STUPRO
 

3 marzo 2009: dieci uomini sono stati condannati all’impiccagione in Egitto per lo stupro di gruppo di una donna.
Le condanne sono state emesse da un tribunale della provincia settentrionale di Kafr el-Sheikh, secondo cui gli imputati nel 2007 avrebbero rapito e stuprato la ragazza 18enne, da poco sposatasi.
Nello stesso processo un ragazzo di 15 anni è stato condannato a 15 anni di carcere per aver preso parte alla violenza di gruppo.

 

ALGERIA: DODICI CONDANNATI A MORTE PER TERRORISMO
 

28 febbraio 2009: il tribunale algerino di Djelfa ha emesso dodici condanne a morte nei confronti di altrettanti imputati di terrorismo.
Tra i condannati, il personaggio maggiormente noto è l’emiro Abdelmalek Droukdal, ritenuto a capo del gruppo “Al Qaida nel Maghreb Islamico”, che le autorità di Algeri considerano tra i più pericolosi gruppi terroristici attivi nel Maghreb.
Gli altri undici imputati farebbero tutti parte dell’organizzazione.
Tutte le condanne sono state emesse in contumacia, fatta eccezione per un imputato identificato solo come T. K.
I 12 sono stati accusati di costituzione di gruppo terroristico, sequestri e omicidi premeditati, oltre che di possesso di armi da fuoco.
Le autorità algerine ritengono che il gruppo sia composto da 15 – 20 elementi, responsabili di numerose azioni terroristiche, inclusi attentati con esplosivi in diversi dipartimenti del Paese.