CONTENZIONE PSICHIATRICA: PAZIENTI DI NOME, PRIGIONIERI DI FATTO

0
1427
…..abusi che troppo spesso vengono perpetrati ai danni dei pazienti psichiatrici; in molti

 centri infatti vengono ancora legati ai "lettini di contenzione" subendo trattamenti distruttivi e in violazione dei diritti umani.   

 I manicomi sono stati aboliti trent'anni fa, ma ancora oggi dietro le porte dei servizi psichiatrici le persone che hanno un disturbo mentale sono spesso trattate come se non avessero gli stessi diritti degli altri cittadini, con metodi che farebbero giustamente scandalo persino se venissero attuati su pericolosi criminali o terroristi. A volte bisogna arrivare al morto prima che la magistratura intervenga. Come successo di recente nel reparto psichiatrico dell'ospedale Santissima Trinita di Cagliari. Giuseppe Casu non voleva lasciare la sua bancarella abusiva vicino al Municipio e per questo ha subito un trattamento di sette giorni, dove e rimasto legato mani e piedi con cinghie e sedato con psicofarmaci. E' morto per embolia, le indagini devono ora accertare se puo esserci un collegamento con la contenzione eccessivamente lunga. [1] In tre centri psichiatrici su quattro i ricoverati vengono legati ai letti; mille persone subiscono ogni giorno trattamenti dell'orrore, venendo immobilizzate in letti di contenzione per ricevere trattamenti farmacologici e "terapie iniettive". [2][3] I servizi psichiatrici ospedalieri italiani (SPDC) sono molte volte a porte chiuse e dotati di sistemi di videosorveglianza; sui pazienti vengono praticati elettroshock, spesso vi sono atti di violenza, calci o pugni. Numerose testimonianze raccolte da genitori disperati hanno confermato come tali violenze siano state praticate anche sui loro figli minori in reparti psichiatrici italiani. E' una realta a cui e difficile credere, ma che denuncia lo stesso Unasam, l'Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale. [4]  Anche altri stati fanno uso di "letti di contenzione" in cliniche per adulti o bambini e l'Unione Europea il 17 agosto 2004 ha condotto un'interrogazione parlamentare, che pero non ha portato a sostanziali cambiamenti.  Questa pratica viola i diritti umani, degrada la persona e la emargina dalla societa. In Italia non ci sono norme specifiche, ma gli abusi sono comunque soggetti al Codice Penale. L'articolo 605 stabilisce che "chiunque priva taluno della liberta personale e punito con la reclusione da sei mesi a otto anni". L'articolo 571 disciplina l'abuso dei mezzi di correzione e disciplina. [5] Ma nonostante cio il diritto alla liberta personale, come espresso dall'articolo 13 della Costituzione, e costantemente violato. I crimini non vengono sempre denunciati, perche l'accesso ai reparti psichiatrici non e consentito a chiunque e i pazienti sedati sono incapaci di reagire. Non si capisce come possano esserci pratiche medioevali, cosi brutali e  alienanti, ancora largamente diffuse in reparti di ospedali pubblici e privati.  Promuovere buone pratiche assistenziali significa mettere in discussione prioritariamente la contenzione (cioe la pratica di legare le persone ai letti). La letteratura sull'argomento dimostra che le camicie di forza farmacologiche e fisiche coincidono sempre con un aumento delle infezioni e delle lesioni da decubito, determinando una rapida perdita di abilita e alienazione.  Questi abusi si verificano nei nostri ospedali quando la gente e la politica smettono di vigilare. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani esiste per denunciare alle Istituzioni tali abusi e informare i cittadini per sensibilizzarli sulle violazioni dei diritti umani perpetrati ai danni delle categorie piu deboli e perche possano difendere i propri cari. A tal proposito, e possibile visitare una importante ed istruttiva  mostra itinerante, organizzata dal CCDU, la prossima tappa sara a Firenze dal 26 marzo al 9 aprile. Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus Tel 02 36510685 Email  ccdu.milano@ccdu.org