Nessuno tocchi Caino. Ancora atrocita senza eco

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  • IRAN: IMPICCATO PER OMICIDIO A SIRJAN
  • NIGERIA: DUECENTO PRIGIONIERI NEL BRACCIO DELLA MORTE
  • CINA: CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DELLA MOGLIE

 
 
 
IRAN: IMPICCATO PER OMICIDIO A SIRJAN
 
 

20 marzo 2009: l’agenzia di stampa iraniana ISCA rende noto che la scorsa settimana un uomo è stato impiccato nella prigione di Sirjan, nel sud-est del paese.
Il giustiziato, che era stato riconosciuto colpevole di omicidio otto anni fa, è stato identificato solo come "Reza".
La pena di morte è prevista per omicidio, rapina a mano armata, stupro, blasfemia, apostasia, cospirazione contro il Governo, adulterio, prostituzione, omosessualità, reati legati alla droga.
Nel 2007 l’Iran ha praticato almeno 355 esecuzioni, a fronte delle 215 del 2006 e delle 113 del 2005. Nel 2008 le esecuzioni sono state almeno 319.

 

NIGERIA: DUECENTO PRIGIONIERI NEL BRACCIO DELLA MORTE
 

22 marzo 2009: sono circa 200 i prigionieri del braccio della morte in Nigeria, rende noto il ministro degli Interni Godwin Abbe, intervenendo ad un forum organizzato ad Abuja dalla News Agency of Nigeria.
“Alcuni di loro si trovano nel braccio della morte da 15 o 20 anni, in attesa di essere impiccati, e chiunque può immaginare quale angoscia e quale trauma subiscano”.
Il Ministro attribuisce la “lunga attesa per la morte” alla riluttanza dei governatori statali a firmare gli ordini di esecuzione: “I nostri governatori sono persone molto umane che non vogliono che sangue sia versato. Potrebbero invece usare il loro potere di grazia per commutare delle condanne capitali in ergastolo o in pene meno dure”.
“Dopo gli appelli, se anche la Corte Suprema ratifica una condanna a morte, spetta infatti ai governatori confermarla o meno”, ha spiegato il Ministro.
“Da parte nostra chiediamo ai governatori di assumere delle decisioni sulle condanne capitali definitive, senza per forza confermarle”, ha aggiunto.
Abbe ha smentito le voci secondo cui nel paese le impiccagioni vengono rinviate perché non ci sono boia a disposizione. “Il servizio carcerario dispone di diversi boia, tuttavia non riveliamo i loro nomi né il loro numero esatto”.
Per quel che riguarda il sovraffollamento delle prigioni, il Ministro ha detto essere già iniziati incontri tra Ministero degli Interni, Magistratura e Polizia per comprendere come velocizzare i processi dei detenuti in attesa di giudizio, aggiungendo che il governo ha avviato programmi di ammodernamento delle strutture carcerarie e di aggiornamento per il personale impiegato nelle prigioni.

 

CINA: CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DELLA MOGLIE
 

19 marzo 2009: un uomo è stato condannato a morte in Cina per l’omicidio della moglie.
Si tratta di Qiu Jianhua, la cui pena è stata sospesa per due anni dal Tribunale Intermedio del Popolo N°1 di Shanghai.
L’uomo avrebbe commesso l’omicidio il 18 aprile 2008, dopo aver appreso che la moglie aveva una relazione con un altro uomo conosciuto su Internet e che voleva divorziare.
Il Tribunale ha inoltre ordinato a Qiu il pagamento di 480.000 yuan (70.330 dollari Usa) alla famiglia della vittima.
La Cina prevede due tipi di sentenza capitale: l’esecuzione immediata e la condanna “con sospensione” della pena per due anni, che diventa definitiva qualora il condannato abbia commesso altri reati durante il periodo di sospensione.
Nessuno tocchi Caino stima che sia nel 2006 che nel 2007 siano state effettuate in Cina almeno 5.000 esecuzioni l’anno.
Il 18 dicembre 2008 la Cina ha votato contro la risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.