Cambiamenti climatici. Un’ invenzione ambientalista.

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Alcuni esponenti del Pdl hanno presentato una mozione al senato(che verrà discussa giovedì 2 aprile), in cui sostengono che “le previsioni climatologiche a lungo termine (sono) ben lontane dall’essere affidabili”

e che non vi è completa ed indubbia evidenzia dello stretto legame fra aumento delle temperature e alta concentrazione di biossido di carbonio(CO2 ), provocata dall’aggressivo espansionismo industriale e dalla società umana del benessere.

Ma numerosi sono gli studi effettuati sul problema  dell’elevata concentrazione dei gas ad effetto serra. Il Comitato Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) in un rapporto del 2007 ha affermato come la temperatura media del pianeta sia aumentata di circa 0,76°C dalla fine del XIX secolo.

Ad essere attacco sarà quindi il protocollo di Kyoto, attraverso il quale i diversi paesi aderenti si impegnavano a ridurre, entro il 2012, le rispettive emissioni di gas ad effetto serra di almeno il 5% rispetto al livello raggiunto nel 1990. I parlamentari del Pdl ritengono infatti che “una parte consistente e sempre più crescente di scienziati studiosi del clima non crede che la causa del peraltro modesto riscaldamento dell’atmosfera terrestre sia da attribuire prioritariamente ed esclusivamente” ai gas prodotti dal sistema industriale che caratterizza la collettività umana mondiale.

E’ così drammaticamente pericolosa e tristemente grave la situazione che sta vivendo l’uomo contemporaneo: il riscaldamento globale, le piogge acide, il buco dell’ozono, il disboscamento, sono fenomeni veri, comprovati, analizzati. Questo ostinato negazionismo sarà dannoso e oltremodo pernicioso per il genere umano. Ma gli interessi economici dei paesi industrializzati, travolti dall’inarrestabile onda della congiuntura internazionale, sono di precipua importanza, preponderanti rispetto alle secondarie ed economicamente ininfluenti condizioni del nostro pianeta.

Con sguardo passivo e rassegnato, continuiamo ad osservare le calamità e i continui disastri ambientali che la sfrenata logica di potenza e l’ inesauribile bramosia di ricchezza generano con noncuranza e mancanza di ogni scrupolo.

S. Berlusconi, impassibile ed ostinato, continua a ripetere al popolo italiano di essere più ottimista, di non farsi spaventare  da un quadro della situazione italiana, eccessivamente tragico, dipinto dalla sinistra. Forse il nostro premier ha ragione. Forse la destra italiana non ha tutti torti :

magari l’effetto serra è come la crisi economica italiana: una mera chimera.