FRANCESCO FELICE PREVITE, da annicerca di richiamare l’attenzione dei mass media, dell’opinione pubblica esoprattutto delle Istituzioni su un problema di grandi dimensioni :la situazione in cui versano i malati mentali e le loro famiglie.
Anteriormente al 1994 scrive a tutti i giornali d’Italia, anchenell’ambito europeo per sensibilizzare a quel “problema” verso cui leIstituzioni sono indifferenti e silenziose, considerandolo esautorato dopol’entrata in vigore della legge 180/1978 o legge Basaglia.
Questo disagio sociale costituito da episodi di follia che investono lasocietà quasi giornalmente non è soltanto per gli addetti ai lavori, ma comeafferma il Previte “…investe la coscienza di tutti i cittadini”.
Il 7 ottobre 1998 nella 13° Legislatura Parlamentare presenta conl’Opera don Orione, don Guanella una Petizione al Parlamento Italiano ai sensidell’art. 50 della Costituzione Italiana, “peruna rapida approvazione di una legge chegarantisca sicurezza ai cittadini e la tutela della salute per gli handicappatimentali, cittadini come gli altri, che necessitano ed abbisognano più deglialtri di promozione dedlla loro dignità e dei loro diritti.”( AttiParlamentari – Petizione n. 520 alla 12°Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica e n.714 alla 12° Commissione Affari Sociali Camera deiDeputati.
Nella 14° Legislatura
Ancora oggi insistono nel Senato della Repubblica e nella Camera deiDeputati Ricorsi predispostidal Previte, per una soluzione legislativa di questo grave ed urgente disagiosociale costituito dalle conseguenze che produce la malattia mentale.
In sede europea, presenta altra Petizione n.146/99 inoltrata alParlamento Europeo che nelle conclusioni di risposta del 29.5.2000 prot.PE290.531
Ma
Il Previte inoltrava Ricorsoalla “Corte Europea per i Diritti dell’Uomo”, che accolto è rubricato coln.44330/06 il 2 novembre 2006, per un provvedimento comunitario relativo ai portatori di handicappsichici uguale e con lo stesso valore in tutti gli Stati UE.
Il 4 dicembre 2008 la “Corte Europea per i Diritti dell’Uomo” diStrasburgo con lettera prot.CEDH-Lit 1 OR (CD5 PC/ENI/ahu comunicava al Previtela letteralmente seguente “sentenza” : un diritto invocato che non figura tra i diritti e lelibertà ai sensi dell’art.35/3 condecisione definitiva”.
Il no comment del Previte: “lascioogni valutazione al cittadino di buona volontà”.
In data 5 gennaio 2009 il Previte inviava al dr.Hans-Gert Pottering,Presidente del Parlamento Europeo una lettera per la riproposizione di unastrategia comunitaria rilevata carente anche nell’applicazione dellaRisoluzione 2006/2058 (INI) del Parlamento Europeo, per una DirettivaComunitaria con la stessa valenza giuridico-sociale uguale in tutti i 27 StatiUE. http://digilander.libero.it/cristianiperservire
D: L’Associazione “Cristianiper servire” è una terminologia fuori dell’ordinario. Perchè usare questa titolo?
R. La n/s Associazione è un movimento d’ispirazionecristiana di solidarietà e carità che non ha e non chiede contributi a nessunoe di nessun genere , ma ispirandosi alla Dottrina Sociale della Chiesa intendeportare il proprio contributo alle attese della gente e del bene comunecercando di scuotere le coscienze di tutti: Amministratori Pubblici, mondopolitico-sociale, affinché operino per la collettività, specie per le categoriedi maggior sofferenza e più esposte alla insensibilità ed all’egoismo. L’Associazionetiene presente l’Esortazione Apostolica “Christifidelis Laici” che sollecita leaggregazioni laicali ad una presenza sempre più attiva al servizio dellacomunità con slancio ed inventiva soprattutto nelle “nuove frontiere”. Un semedi senapa che si vuole innestare nel male per far germogliare il genere buono.
Il Movimento “Cristiani per servire” viene fondato in posizionepolitica nel Consiglio Regionale Ligure dall’ex Consigliera Regionale On.leInes Boffardi-già Sottosegretario di Stato “per la condizione femminile”(dove neero diretto collaboratore, capo della segreteria e direttore di sezione nei due Governi Andreotti 1978.)
L’operosità di questa grande donna prima Presidente e cofondatricedella Confederazione Nazionale dei Consultori Familiari d’IspirazioneCristiana voluta dalla ConferenzaEpiscopale Italiana, ha dato vita, tra altre cose, ad una inchiesta sul“manicomio” di Cogoleto (GE).Terminata
D. Ma cosa l’ha spinta inquesta campagna in favore di questi malati mentali che hanno una valenzaprettamente medico-giuridica e d’implicazione sociale?
R. Semplicemente per una questione di giustizia e peril famoso principio di pura equità verso questi sofferenti trascuratidall’indifferenza e dal silenzio della comunità civile ed a volte ecclesiale. Selo immagina come viene considerato il “problema”! Basta solo notare quantofrequente e gravi sono nel nostro Paese i casi di violenza e di abusi d’ognigenere ai danni di anziani, bambini, nelle strutture di assistenza perchiedersi come vivono questi “malati”, anche quei 25 mila usciti dai “manicomi”ospiti presso le Residenze Sanitarie Protette, come ad esempio, fra altri chericordo, l’atroce fine delle 19 vittime di San Gregorio Magno decedutetragicamente, o come quello in provincia di Caserta nella Casa di Riposo dove iNAS dei Carabinieri hanno sequestrato tutto, per citarne alcuni. Se lo immaginaLei se i servizi delle strutture siano rispondenti alla normativa generale e sesia corretto l’utilizzo delle risorse destinate ai servizi erogati? Quantoavveniva negli ex-ospedali psichiatrici, sulle reali condizioni di “ospitalità”dei degenti sulle rispondenze delle strutture e dei servizi alle realiesigenze: non se ne conosce la verità .Nelle nostre Petizioni richiediamo un’IndagineParlamentare sul passato dei “manicomi”e sulla situazione in atto e su altrecose. Allora viene spontanea una domanda : perché nessuno ha maiformalizzato l’ipotesi di ricercare le responsabilità che non possono essereimputate a quegli edifici (scandalosi), né ai “degenti” (spesso violentati neiloro diritti),ma…ad altri. E’ troppo lungo il discorso!
D. Ma la Legge 180 o leggeBasaglia,che ha “ordinato la chiusura dei manicomi” è una buona legge?
R. Tutti sono vittime di quella “legge”. La leggeBasaglia, priva del Regolamentod’Applicazione, che abolì i “manicomi”, l’Italia l’ha saputa adottare nelmodo peggiore, limitandosi a chiudere i Centri per malati di mente ( i“manicomi” ) senza predisporre le opportune strutture alternative.
Una parola di elogio và ai benemeriti Istituti Religiosi Cattoliciquali don Orione, don Guanella, Caritas ecc. per la loro generosa ospitalitàperaltro essenziale data la scarsa ricettività pubblica. Il Basaglia è vero cheha dato dignità al “malato”, è vero che ha posto fine all’istituzionemanicomiale, è vero che ha sanzionato che il malato di mente è un malato dacurare e no da segregare, è vero che ha evidenziato che il “manicomio” non eraluogo di cura, ma non ha valutato per carenza di programmazione di struttureintermedie il grado di pericolosità del “vero malato” . Infatti la maggioranzadei cittadini si ritrova disinformata circa le strutture cui accedere per iprovvedimenti diagnostici e cure, difficoltà che sfociano in moltissimeoccasioni nella disperazione od in scelte sbagliate o poco confacenti. Miaspettavo che il Governo in carica, assumesse provvedimenti in materiaadottando un Testo Unico, fra altre cose, sulle disabilità nel quale trovispazio le diverse normative sull’handicap, oggi, troppo frammentarie e queiprovvedimenti legislativi di riordino dell’assistenza psichiatrica, compresa la“Convenzione sui Diritti dellePersone con disabilità” dell’ONU, ultimamente ratificata dal GovernoBerlusconi. In una parola una legge-quadrodi riforma dell’assistenza psichiatrica a livello socio-legislativo Ma tuttoquesto non è avvenuto..
D. Ma i cattolici in politica promuovono delleiniziative sulla materia?.
R. I cattolici, quelliin politica, peccano un po’ di tiepidità percorrendo linee e vie parallele, avolte divergenti, senza soffermarsi sufficientemente sui temi sociali scottanticome quello fin’ora trattato, mentre sarebbe opportuno che collegialmenteassumessero una unità d’intenti, perché il referente fondamentale è
Il Santo Padre Giovanni PaoloII° più volte rinnovando i principi fondamentali della Dottrina Sociale dellaChiesa ha sempre ribadito che essa è parte integrante della Teologia morale. Lostesso continua a dire il S.Padre Benedetto XVI° con molta vigoria e coraggionel “Messaggio per
Ai “politici cattolici” urgericordare che è necessario un severo esame di coscienza “in capite et inmembris” in alto ed in basso in cui l’agire deve essere secondo coscienza.
Per il bene comune e non per “altro”!.
D.Cosa vuol proporre alle Istituzioni?
R. Chiedo una maggiorcomprensione di questo disagio sociale, chiedo alla 12°Commissione AffariSociali della Camera dei Deputati ed alla 12° Commissione Igiene e Sanità delSenato della Repubblica di esaminare al più presto il provvedimento legislativodi riordino dell’assistenza psichiatrica, dove le nostre Petizioni possonofornire utili elementi di mediazione per una concreta soluzione di questo graveed urgente disagio sociale atteso dalle famiglie e dall’opinione pubblica, ribadendoquanto abbiamo richiesto da tempo ai Presidenti delle Commissioni, con lacostituzione di un FONDO SPECIALE ECONOMICO ( il “cruccio “ delle famiglie il DOPODINOI) mediante ilversamento del patrimonio che un giorno per eredità andrebbe al “malato” el’attivazione della ricerca scientifico-farmacologica delle malattie mentali,come “raccomandato” dall’Unione Europea. (vedere il n/s sito internet nei documenti).
Chiedo all’opinione pubblica unforte movimento d’opinione e di coscienza che in un Paese civile non puòmancare inviando sollecitazioni, proposte, suggerimenti di appoggio alle n/sPetizioni.
La comunità sociale dovrebbeessere il posto dove la persona umana in condizioni di infermità, sia fisica chementale, deve trovare solidarietà, difesa e protezione, piuttosto chel’espressione di quanti riconoscono maggiormente il valore degli animali e chein tale maniera pongono l’uomo allo stesso livello, se non sotto.!
Esprimo la speranza che sipossa aprire al più presto uno spiraglio di mutamento dell’attualesituazione davvero drammatica per lefamiglie di questi “sventurati della vita”, per dare al Paese, ripeto, quella legge-quadro da noi richiestaper la quale l’opinione pubblica, e noi con essa, attendiamo da ben 31 anni!.
D.Torna prepotentemente alla ribalta la malattia ognivolta che succede qualche episodio di lucida follia.
R Ilcontinuo evolversi di eventi delittuosi di vario genere, sul cui sfondo emergel’alterazione della mente, ci porta a considerare questa disfunzione unamalattia che distrugge il morale ed il fisico e che affligge, soprattutto aigiovani, causando una vera e propria calamità sociale. Quindi quando accade unfatto eclatante questo ha una grande rilevazione sui mass-media, ma questo non vuoldire una costante attenzione al problema da parte della politica. I drammi sonotanti ed il disagio mentale colpisce anche gli adolescenti, soprattutto ledonne per gli stupri ricorrenti dettati anche da menti psichicamente instabili,finalmente oggi tutelate per lostalking, da quella norma antistupri Iservizi pubblici non sono rispondenti, o sono poco rispondenti, alle necessitàcompetenze che dovrebbero essere ripartite tra servizi materno-infantili eDipartimenti di Salute Mentale.
D.Chiedo scusa per il ripetere di unadomanda posta prima, in quanto sorge sempre la proposta di abolire la legge 180e riaprire gli ospedali psichiatrici ( o manicomi). Cosa ne pensa?
R.Di tanto intanto e sommariamente sui mass-media e nella politica ( forse moltomeno, anzi affatto) vengono riproposte “argomentazioni” e “processi” sullecondizioni in cui “vivono” i malati di mente e le loro famiglie, a dire il veroquest’ultime poco valutate. Assistiamo, comunque, ad un riaprirsi del “processo sull’assistenza psichiatrica” :alcuni vogliono modificare le leggi 180 e 833, quelle leggi che hanno abolito imanicomi, altri affermano che i valori di quelle leggi sono ancora “ veri,validi e vanno verificati nella pratica”. Il tempo molto galantuomo ha fin’ora dimostratoche le ipotesi, le considerazioni, le argomentazioni e le risposte ogni volta eda qualunque parte esse provengono sono portate ad avere risultati parziali odifferenti. Resta il fatto incontrovertibile che la scienza medica e la ricercascientifica ( totalmente esclusa in questo comparto sanitario) fin’ora nonhanno raggiunto traguardi vittoriosi e visibili nel miglioramento della salutedi questi “infelici”, anche perché scarseggiano strutture e modalitàd’intervento più approfondite. In entrambi i casi, cioè modificare la legge 180o verificarla ancora di più, noi chiediamo, ripeto, nella Petizione n.5 inesame presso la 12° Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica ecol n. 9 assegnata alla 12° Commissione Affari Sociali della Camera deiDeputati, servizi specifici inmateria di salute mentale, cure e strutture adeguate ed una legge-quadro diriforma dell’assistenza psichiatrica.
Certamente alcuni nonvogliono nessun ricovero o spedalizzazione ( forse pensano di curare con labuona parola in alberghi a 5 stelle, favorendo l’interesse di lucro di businessprivati quindi negano la cronicità psichiatrica)
Ma il Basaglia diceva che ilmalato va curato e non segregato.
Ripeto la nostra proposta restasempre la stessa : servizi specifici e cure adeguate.
D. Ultimamente, comeLei ha ricordato, il Governo Berlusconi ha ratificato la “Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità”dell’ONU. Quale è
R. Negativa solo per la parte inerente l’handicap mentale.
Direi che attualmente non“vedo”alcuna attenzione da nessuna parte politica per il problema dei malatimentali, ma solo per qualche caso “esemplare” trattato in modo patologico datutte le parti, con nessuna pacatezza d’animo e rispetto per le persone. Tral’altro la concentrazione sul “caso Englaro” ha messo in ombra le 2000/3000famiglie che si tengono e curano da anni i loro parenti in stato vegetativo edi cui nessuno ne parla, mettendo totalmente in ombra altre tragedie comequelle dei malati mentali ( circa 10 milioni di sofferenti dalla depressionealla schizofrenia) e delle loro famiglie che si devono confrontare con loroquasi quotidianamente.
Debbo dire per la verità cheper il “caso Englaro” l’art.25 lettera f) della “Convenzione” afferma “chealle persone disabili (come
La “Convenzione” adottata dall’ONU nel dicembre 2006 elabora idiritti civili e politici delle persone con disabilità ed alla partecipazionedi diritto alla salute, al lavoro ed alla protezione sociale. Riconosce ilcambiamento radicale di atteggiamento della società verso, finalmente, queste“persone” per raggiungere la piena eguaglianza, considerandoli persona con menomazioni in uncontesto sfavorevole che diventa disabilità. Garantisce i diritti umani, maahimè! ha compiuto una discriminazioneperché non contempla gli handicappati mentali. Una sorta di noncomprensibile valutazione, da parte delle Istituzioni, di questo grave edurgente disagio sociale.
Ho detto all’inizio quali“contrarietà” incontra presso le Istituzioni la situazione di questidiversamente abili.
Constatato che il Documento eracarente di normative specifiche verso i malati mentali, ho presentato :
1.) il 28maggio 2007 nella XV° Legislatura
2.) il 15aprile 2008 nella attuale XVI° Legislatura, ho ripresentata
Mi ha sorpreso ed amareggiato che
Comunque la “Convenzione” adottata dalGoverno è stata ratificata in toto con il disegno di legge n.1279 ( al Senato)e col n. 2121 (alla Camera in maniera definitiva) e all’art.2 ha dato “pienaed intera esecuzione” anche al ProtocolloOpzionale, senza apportare quelle modifiche “umilmente suggerite” dallemie Petizioni.
Debbo sottolineare che il Senato non ha preso in nessuna iniziativaper quanto chiedevo con lePetizioni, mentre alla Camerale ha appena solo nominate.
Non voglio entrare nel meritodell’esame della “Convenzione”( per quanto vi sia molto da dire !), ma sottolineare (per quantinon lo sanno) che le Petizioni sono espressioni della volontà dei cittadini chein tale maniera esercitano il principio della “sovranità popolare” art.1,mediante la democrazia diretta ( referendum, plebiscito, petizione )quest’ultimo ammesso dall’art.50 della Costituzione Italiana e quindi inoltrateaffinché l’Istituzione (quindi nel caso in esame sia al Senato che alla Camera)ha l’obbligo di una democratica attenzione, valutazione e risposta che nelcontesto della Petizione n.6 non è avvenuto.
Aggiungo che il diritto diPetizione spetta a quivis de populo, cioè ad ogni cittadino maggiorenne peressere un mezzo di collaborazione di tutto il popolo all’opera legislativaesplicata dalle Camere Legislative,perché permette a chiunque di segnalare le necessità, le aspirazioni, leesigenze popolari di carattere generale.
Perla diversificazione tradisabile fisico e handicappato mentale, l’Italia doveva apportare nella proprialegislazione quelle “appropriatemisure legislative” secondo l’art.4 della “Convenzione”, che in verità in Italia “disertano” da ben 31anni.
Con il disegno di legge n.2121del Governo, il Parlamento Italiano venerdì 20 febbraio 2009, ripeto, haratificato in toto quanto stabiliva la “Convenzione” con l’art.2 dando “piena ed intera esecuzione”, senza apportare quellemodifiche che si trascinano da ben 31 anni completando con la costituzione diun Osservatorio Nazionale sulla condizionedelle persone con disabilità ( un ulteriore costo, sacrificatosull’altare della burocrazia).
Il voler accomunare la personacon minorazioni fisiche a quella con menomazioni mentali, senza riconoscere ladiversità ( Preambolo lettera ì) si è attuata quella discriminazione che nonrispetta la differenza della disabilità.
Ci chiediamo e domandiamo: come può una persona handicappata mentale, fra le principali in sede giuridico-legislativa, compiere: |
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“proprie scelte” che richiedono coesione di intelletto e responsabilità; |
art. 3/a |
“ capacità giuridica” |
art.12/2 |
“controllare i propri affari finanziari ed avere uguale accesso a prestiti bancari, mutui ipotecari; |
art.12/5 |
“veste di testimoni in giudizio”; |
art.13/1 |
“vivere in maniera indipendente”; |
art.19 |
“piena capacità mentale”; |
art. 26/1 |
“diritto a mantenersi attraverso il lavoro comprensivo ed accessibile”; |
art. 27 |
“di sposarsi” , quando necessitano condizioni di valutazione del concetto giuridico di consenso e volontà? |
art. 23/a |
Ci chiediamo e domandiamo in sede etica il progetto di vita: |
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con euro 255,13 (salvo maggior handicap) se una persona può vivere; |
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il “Dopodinoi” sfiorato, ma non regolamentato dall’art.12/5, cioè assenza della sicurezza economica del vivere quotidiano dopo la morte dei genitori o parenti del disabile sia esso fisico che psichico; |
art.12/5 |
“metodologie sulla salute riproduttiva”, che possono dare adito all’applicazione dell’aborto, sterilizzazioni, mascherate forme di eutanasia, per non dire eliminazioni di anziani non autosufficienti o malati terminali. |
art. 23 e 25 |
Oneri finanziari dal 2009 al |
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1.
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spese missioni per 10 componenti per 30 riunioni annue (6 plenarie e 24 bisettimanali) per 350 euro al giorno suddivise: |
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per spese viaggio |
€ |
149 |
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pasti |
€ |
61 |
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albergo |
€ |
140 |
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Totale |
€ |
105.000 |
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2. |
spese ausili e documenti Braille |
€ |
95.000 |
3. |
studi, ricerche, pubblicazioni |
€ |
300.000 |
Totale |
€ |
500.000 |
Con il disegno dilegge n. 2121:
a.) non si è inciso su leggi e regolamentivigenti né comunitari;
b.) non sono state introdotte nuovedefinizioni normative;
c.) non si è abrogata esplicitamente néimplicitamente nessuna norma:
Destinatari diretti:le persone con disabilità, indiretti la collettività.
Domanda: qualebenefici si sono ottenuti?
Auspico una unitàd’intenti per queste condizioni dei nostri concittadini da parte del GovernoBerlusconi, senza rancore, ma con la speranza di apertura di un Tavolo Tecnicoper dare l’inizio per una legge-quadreo di riforma dell’assistenza psichiatricaattesa dall’opinione pubblica e da noi, carente da ben 31 anni.
Un sinceroringraziamento al Giornale Italo-Europeo per l’ospitalità:
Grazie di cuore!.