La vasopressina 2

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Le altre denominazioni della vasopressina sono l’ormone antidiuretico e l’ADH. Sono conosciute 2 forme molecolari: Arginin-Vasopressina, presente nella ipofisi posteriore del bue e dell’uomo e la Lisin-Vasopressina  presente nell’ipofisi posteriore del maiale.

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 Molteplici sono le proprietà dell’ormone, prendiamo in considerazione alcune di esse. L’azione pressoria viene esercitata a livello della muscolatura liscia dei vasi arteriosi e venosi. La vasopressina è presente nel tessuto cavernoso del pene. In altra parte del sito è stato trattato l’argomento dell’impotenza sessuale provocata, secondo l’autore, da alcuni psicofarmaci e antidepressivi che abbassano la pressione liquorale. L’errore commesso da alcuni sessuologi è quello di ritenere che l’impotenza sia dovuta allo stress. Gli stimoli che continuamente arrivano al soggetto determinano due tipi di reazione allo stress che sono diametralmente opposte tra loro: la prima risposta è quella positiva che può essere rappresentata dal gatto infuriato perché minacciato di morte.  E’ dovuta prevalentemente all’azione del sistema simpatico. Il gatto ha il pelo sollevato, la coda ingrossata che muove come una frusta per aumentare la sua pressione liquorale con aumento della velocità dei riflessi nervosi e della forza muscolare. La seconda reazione negativa è quella dello scarafaggio che, paralizzato dalla paura, rimane immobile fingendo di essere morto. Nell’uomo questa sintomatologia a carattere vagale giunge alla perdita di coscienza per lipotimìa. Nel primo caso lo stress determina aumento della pressione liquorale e attivazione della sostanza reticolare. Nel secondo caso vi è diminuzione della pressione liquorale e depressione della sostanza reticolare. E’ un errore usare i tranquillanti per l’impotenza dell’uomo e la frigidità della donna perché diminuiscono la pressione liquorale. Nei rapporti sessuali normali la pressione deve essere aumentata e non diminuita da farmaci. Le carezze desiderate dalle donne prima del coito hanno lo scopo di far aumentare la pressione liquorale perché se questo non avviene esse non hanno l’orgasmo durante il rapporto. La contrazione uterina, tipica dell’orgasmo, facilita l’ingresso degli spermatozoi nell’utero che possono così attuare la fecondazione. L’oxitocina che provoca la contrazione è strettamente legata alla vasopressina ed è liberata contemporaneamente alla essa. Nell’uomo l’oxitocina provoca l’eiaculazione. E’ intuitivo ritenere che  la presenza di vasopressina nei corpi cavernosi abbia uno scopo ben preciso: eserciterebbe, dietro stimolazione nervosa, un’azione di spasmo sulla muscolatura liscia delle valvole venose dei corpi cavernosi. L’erezione avviene perché il sangue che affluisce alle vene peniene non defluisce da esse e di conseguenza il pene acquista progressivamente volume e va in erezione. I tranquillanti bloccano la liberazione della vasopressina e, di conseguenza, il sangue defluisce dai corpi cavernosi perché le valvole non si chiudono. Dovrebbe essere evidente che i farmaci che inibiscono la vasopressina peggiorano la situazione dell’impotenza coeundi.A parte le cure dei sessuologi con farmaci che inibiscono la vasopressina  e determinano l’ipotensione liquorale, i disturbi sessuali di 3 milioni di uomini in Italia (secondo una ricerca di alcuni anni or sono) devono essere attribuiti all’aumento del consumo di antidepressivi. Il dolore fisico provoca la liberazione della vasopressina. Ha di conseguenza un effetto afrodisiaco e spiega il masochismo di uomini che si fanno frustare per avere l’orgasmo. Questo fenomeno del masochismo si ritrova anche fra le prostitute che amano il loro sfruttatore che le percuote, talvolta anche in modo grave. La maggior parte delle prostitute sono delle depresse, cioè hanno una diminuzione della pressione liquorale.  Il dolore inferto dai loro sfruttatori aumenta la loro pressione liquorale e le prepara all’orgasmo. I modi gentili dei loro clienti non sono apprezzati perché non hanno alcun effetto afrodisiaco, mentre le lesioni provocate dal loro protettore hanno questo effetto. Per questo motivo amano il loro protettore. A proposito dell’azione della vasopressina sulla muscolatura liscia delle vene citiamo la terapia delle varici esofagee sanguinanti ottenuta con preparati sintetici di vasopressina. L’autore, in un lavoro pubblicato nel 1973, ha sostenuto la comparsa di varici venose agli arti e di trombosi attribuibili ai progestinici che avrebbero azione inibente sulla vasopressina. Un’azione tonica di apertura e chiusura dei forami di Monro dei ventricoli cerebrali sarebbe dovuta alla vasopressina,  in relazione agli attacchi di panico ed alla paralisi respiratoria da stupefacenti.A proposito del controllo della paura citiamo un fatto importante: l’aumento della pressione negativa nella respirazione determina inibizione della vasopressina e aumento della diuresi. Quali sono le conseguenze di questo fatto? Se volontariamente si riduce la profondità degli atti respiratori,  si riduce  la pressione negativa e, di conseguenza, l’inibizione della vasopressina che ha un ruolo importante sulla coscienza e sulla emotività. Il risultato è: diminuzione della paura. La vasopressina, per le sue proprietà magnetiche deve essere considerata l’ormone dell’intelligenza e della serenità.Nei santi e nei geni la vasopressina viene prodotta con tecniche fisiologiche che hanno molti lati in comune. Il silenzio dei conventi, l’isolamento in luoghi silenziosi prediletti dalle persone geniali favoriscono anche queste tecniche.Il mondo attuale crea una massa spaventosa di cretini  bombardati da incessanti stimoli che impediscono loro di riflettere.Essi agiscono solo con riflessi condizionati, hanno la sindrome del rodeo e delle associazioni semplici di cui l’autore ha parlato nel libro “Manuale di autodifesa dal cretino e dai suoi adulatori”. Il cosiddetto relax, la meditazione e le tecniche yoga  hanno lo stesso scopo di liberazione della vasopressina.           

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