Ancora impiccagioni e morte nel mondo: Le MORTI SILENZIOSE

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1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : IRAN: 20 IMPICCATI IN UN SOLO GIORNO
2.  NEWS FLASH: SOMALIA: ESTREMISTI ISLAMICI DECAPITANO SETTE “CRISTIANI E SPIE”
3.  NEWS FLASH: YEMEN: GIUSTIZIATO IN PUBBLICO PER OMICIDIO E STUPRO DI UN BAMBINO
4.  NEWS FLASH: CINA: PENA DI MORTE PER ‘ASSASSINI’ SCONTRI URUMQI
5.  NEWS FLASH: GHANA: CONDANNATO A MORTE PER OMICIDIO
6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


IRAN: 20 IMPICCATI IN UN SOLO GIORNO

4 luglio 2009: 20 persone sono state impiccate in Iran per acquisto, vendita e possesso di droghe.

Lo riporta l’agenzia ufficiale IRNA, precisando che le esecuzioni hanno avuto luogo nel carcere della città di Karaj, ad ovest della capitale Teheran.
Sarebbero un totale di 700 i chili di eroina, cocaina ed oppio sequestrati alle 20 persone, tutte di età compresa tra 35 e 48 anni.
La legge iraniana prevede la pena di morte per il possesso di più di 30 grammi di eroina o di 5 chili di oppio. Secondo le stesse autorità, che però non forniscono statistiche ufficiali, molte esecuzioni in Iran sono relative a reati di droga, ma è opinione di osservatori sui diritti umani che molti di quelli giustiziati per reati comuni, in particolare per droga, possano essere in realtà oppositori politici.

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NESSUNO TOCCHI CAINO – NEWS FLASH

SOMALIA: ESTREMISTI ISLAMICI DECAPITANO SETTE “CRISTIANI E SPIE”
10 luglio 2009: con l’accusa di essere “cristiani” e “spie”, sette persone sono state decapitate nella città di Baidoa, in Somalia, da estremisti islamici Al-Shabaab, gruppo legato ad Al-Qaeda.
Sebbene Al-Shabaab abbia già effettuato decapitazioni nelle regioni della Somalia che controlla, si tratterebbe del maggior numero di persone giustiziate in una volta sola.
“Ci hanno detto di aver eseguito le decapitazioni perché i sette erano cristiani e spie”, ha detto un parente di uno dei giustiziati, identificandosi solo come Aden.
Nella regione di Baidoa – controllata dalle forze governative fino a tre anni fa – gli estremisti islamici lo scorso mese hanno decapitato altre tre persone.
Al-Shabaab, che in arabo significa “Gioventù”, vuole assumere il controllo dell’intera Somalia, introducendo in tutto il Paese una rigida applicazione della Sharia.

YEMEN: GIUSTIZIATO IN PUBBLICO PER OMICIDIO E STUPRO DI UN BAMBINO
6 luglio 2009: un ragazzo è stato giustiziato in pubblico a Sanaa, capitale dello Yemen, dopo essere stato riconosciuto colpevole dell’omicidio e stupro di un bambino.
Si tratta di Yahia al-Raghwa, 22 anni, che avrebbe stuprato ed ucciso Hamdi Abdullah, 11 anni, nel suo negozio di barbiere a Sanaa, nel dicembre 2008.
Il condannato è stato fatto stendere con la faccia rivolta verso terra e giustiziato con un’arma da fuoco, alla presenza di centinaia di persone, compresa la famiglia della vittima.
Al-Raghwa avrebbe ammesso lo stupro del bambino e di averlo ucciso dopo che questi si era messo a piangere minacciando di raccontare tutto al padre.
Il tribunale aveva deciso in un primo momento di far gettare il condannato dal tetto di un alto edificio di Sanaa, come previsto dalla Sharia in caso di reato di omosessualità, tuttavia la decisione circa il metodo di esecuzione è stata cambiata considerato il crimine di omicidio di un bambino.
L’esecuzione di Al-Raghwa porta a nove il numero delle persone messe a morte nello Yemen dall’inizio dell’anno.


CINA: PENA DI MORTE PER ‘ASSASSINI’ SCONTRI URUMQI

8 luglio 2009: Pechino promette la pena di morte per chiunque venga riconosciuto colpevole degli omicidi avvenuti nel corso dei violenti scontri etnici esplosi a Urumqi, capitale della regione nordoccidentale cinese dello Xinjiang.
‘Coloro che hanno ucciso brutalmente nel corso degli scontri, verranno condannati a morte’, ha detto Li Zhi, alto funzionario cinese e leader del partito comunista di Urumqi.

GHANA: CONDANNATO A MORTE PER OMICIDIO
5 luglio 2009: un uomo è stato condannato all’impiccagione in Ghana per l’omicidio della sua fidanzata.
Si tratta di Kofi Fiaku, contadino di Bekpoe, presso Dabala, nel distretto di South Tongu, riconosciuto colpevole dal giudice Kofi Essel Mensah dell’Alta Corte di Ho dell’omicidio di Zashie Gbeve.
L’imputato avrebbe ucciso la vittima a colpi di machete, mentre quest’ultima rientrava a casa da un funerale.
Fiaku, arrestato il 18 dicembre 2008, avrebbe ammesso il crimine, messo in atto perché la ragazza gli doveva dei soldi, 90 “cedi” ghanesi.
Nel Ghana non ci sono esecuzioni dal luglio 1993 quando 12 prigionieri condannati per rapina e omicidio sono stati fucilati. Le esecuzioni possono avvenire anche tramite impiccagione ma l’ultima impiccagione del paese risale al 1968.
Il 18 dicembre 2008 il Ghana si è astenuto sulla risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.