L’endocrinologo difama mondiale,presidente della commissione del premio “Le due culture” rivoltealle migliori pubblicazioni scientifiche, ha premiato lo scrittore egiornalista casertano Antonio Pascale e il suo libro “Scienza e sentimento”
Ariano Irpino – Si è concluso il meeting “Le dueculture”, che per una settimana ha messo a confronto cultura scientifica ecultura umanistica e possibili punti di incontro. Staminali,evoluzione dellaspecie alla luce della teorie di Darwin e Monod, aspettative e miraggi delleterapie innovative,bioetica, arte, storia normanna e molto altro ancora nei dibattiti che hanno animato lasettimana all’istituto di ricerca Biogem. La rosa dei nomi celebri intervenuti,notevole. Nell’ultima giornata, “genetica e gusto” a cura di Paolo Gasparinidell’Università di Trieste, e di Massimo Montanari dell’Università di Bologna eil premio “Le due culture”, istituito per premiare la migliore pubblicazionescientifica. Moderatore dell’incontro,Aldo Pinchera, il famoso luminare dell’Università di Pisa per le patologietiroidee. Pinchera, presidente della commissione del concorso “Le due culture”,ha assegnato l’importante riconoscimento ad Antonio Pascale, scrittore egiornalista casertano, per il libro “Scienza e sentimento”.
Cultura scientifica e culturaumanistica: è riuscito questo meeting ad unire le due culture?
Si,credo che questo meeting abbia unito le due culture.In ogni discussione si è trovato un punto di incontro,le due culture hannointeragito. E’ stato, questo, uno degli incontri più positivi, per gliinterventi molteplici, per la diversità delle discipline toccate. Non credo checultura scientifica e cultura umanistica siano incompatibili, ma devono avere un rapporto dialettico. La scienza nonpuò vivere senza utilizzo e modulazione della società e viceversa. Più che dicontrapposizione tra cultura scientifica e cultura umanistica parlerei discienza e società.
Cosa la cultura scientifica puòdare a quella umanistica e viceversa?
Non credo ci sia una separazione così netta fra le dueculture. Un tempo il sapere era unico; nel rinascimento e prima ancora nel ‘400c’erano personaggi che erano allo stesso tempo scienziati e umanisti. Forsestiamo ritornando a quel punto di partenza, perché ci si è resi conto che nonci si può nutrire di sola matematica ma è importante anche il contesto in cuila matematica opera.
Qual è il significato del premio“Le due culture” che andrà alla migliore pubblicazione scientifica?
Direi che il premio risponde alla necessità che lascienza non sia in antitesi alle altre discipline, alla società, ma collegata.
Dove ci porterà la ricerca? Equindi anche Biogem che dà un contributo sostanzioso alla ricerca?
La scienza per definizione deve sempre rinnovarsi ecreare nuovi obiettivi, dunque ci sarà sempre un traguardo da raggiungere. Ipassi fatti,però, sono enormi e devo dire che Biogem propone una ricercaavanzata che va dall’ingegneria genetica alle staminali euna sperimentazione difficile da trovare in altre aree. Il futuro è qui.
Un’ultima domanda che riguarda proprio la sua disciplina.Nel campo della cura delle patologie tiroidee c’è qualche novità?
Una novità specifica non c’è. Ma nell’insieme ci sonotante novità e soprattutto un’utilizzazione consistente delle acquisizionidella biologia molecolare nelle applicazioni cliniche