COME SMETTERE DI FUMARE

0
2807

Degli “eminenti studiosi” – probabilmente non fumatori – hanno espresso delle strane teorie sull’assuefazione al fumo, come quella della suzione del riflesso buccale dei .

L’ultimo grido della moda è quello dell’applicazione di preparati a base di nicotina applicati alla cute. Probabilmente sono gli stessi che cercano di disintossicare i drogati con il metadone che, in pratica, è uno stupefacente, come ben sanno i drogati che ricorrono ad esso fuori dai centri di assistenza quando non trovano la droga.

Per essere più chiari, è come curare un alcolizzato che beve normalmente whisky somministrandogli cognac.

Per intervenire sul tabagismo è necessario avere delle idee chiare sul meccanismo d’azione della nicotina.

Dalla pubblicazione dell’autore “Indagine sui contraccettivi orali e su alcuni tranquillanti, quali antagonisti degli ormoni postipofisari”:

La nicotina produce un effetto antidiuretico. L’azione in questo senso era già conosciuta sin dal lontano 1917 da Mtzfeldt, Burn, Truelove (1945) i quali inibivano la diuresi acquosa nei ratti intatti ma non in quelli ipofisectomizati, con iniezioni sottocutanee di 0,25 mg. di nicotina. Negli esseri umani la diuresi acquea era completamente inibita da 0,5 1 mg. di nicotina iniettata endovena; il fumo di sigarette aveva un simile effetto (Wolker 1949 – Chalmers, Lewis, Pawan 1951).

Un aumento di attività  antidiuretica nella urina dopo il fumo era stata dimostrata da Taylor e Wolker nel 1951. Esiste un test della nicotina sviluppato da Cates e Garrod per la diagnosi del diabete insipido.

Nel citato lavoro dell’autore risulta una notevole diminuzione della pressione endooculare nel diabete insipido post-traumatico.

Nel soggetto normale la pressione endooculare è di 18 mg. di mercurio Hg. Nel diabete insipido conclamato con diuresi di molti litri, la pressione scendeva a 7 mg. in O O.

In alcuni soggetti che avevano fumato intensamente una sigaretta, la pressione endooculare aumentava di circa 2 mg. in O O.

Gli ex-fumatori hanno notato l’azione della nicotina sui processi psichici. In condizioni di stress è istintivo per il fumatore accendere una sigaretta.

Nella 2^ guerra mondiale,  al condannato a morte per fucilazione, si offriva spesso l’ultima sigaretta.

Quando il fumatore ha la necessità di concentrarsi su un lavoro psichico particolarmente difficile, cerca sempre la sigaretta prima di iniziarlo.

Chi ha smesso di fumare sa che per molti giorni è in stato di agitazione, ha un sensibile aumento della diuresi e deve stare sempre a stomaco pieno.

Quest’ultimo fatto spiega l’aumento di peso dell’ex-fumatore nei primi mesi della disintossicazione.

I fumatori sanno che la nicotina calma il senso di fame. La cosa più caratteristica è la irritabilità psichica del soggetto che ha frequenti crisi scarsamente motivate.

Questa sintomatologia si ha anche nell’intossicazione da tranquillanti e nell’uso di progestinici.

In definitiva dobbiamo dedurre che l’uso dei progestinici, dei tranquillanti e la mancanza di nicotina nei fumatori provocano l’inibizione della vasopressina.

Dato che l’autore non appartiene alla categoria degli “orologiai pazzi”, che non sostituiscono i pezzi difettosi con altri originali, ritiene che, mancando la vasopressina, la più indicata terapia sia quella di somministrare a piccole dosi la vasopressina sintetica “Minirin” per via nasale.

Bisogna prestare attenzione alle controindicazioni come quella dei precedenti epilettici.