La Scuola Media Mancini vince l’Achille d’Oro con “Scioà”

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Il cortometraggio narra la storia di due fratelli durante la seconda guerra mondiale.

   

Ariano Irpino – Potrebbe sembrare un kolossal di Hollywood. I numeri ci sono, le scenografie pure, curate nel dettaglio, infine gli attori, perfettamente calati nella parte. E poi un mese di casting, una settimana di riprese, la post-produzione. Una storia agrodolce per far emozionare, e anche un premio. No, non si tratta dell’Oscar e nemmeno di una produzione cinematografica d’oltreoceano, ma del piccolo capolavoro realizzato da una scuola media della città del Tricolle, la Pasquale Stanislao Mancini, diretta da Marco De Prospo. Ottantadue baby attori fra comparse e interpreti principali, bellissimi costumi e la regia, affidata ad una troupe romana, guidata dall’arianese Annarita Cocca. Il Premio, che per i giovanissimi attori è stato un po’ come l’Oscar, è l’Achille d’Oro, istituito dalla fondazione Luca Romano, a Chieti,  per premiare giovani talenti emergenti. Dedicato alla memoria del ventottenne abruzzese, morto insieme al suo migliore amico in un incidente causato da un automobilista in stato di ebbrezza, il riconoscimento viene assegnato durante l’omonimo Film Festival che si svolge nel mese di settembre, e premia varie categorie: scuole, giovani autori, miglior cortometraggio. La scuola media Mancini ha partecipato alla rassegna cinematografica, nell’ambito del progetto “A scuola di cinema”- Ti racconto una storia, sul tema dell’emigrazione degli irpini nel mondo, con il cortometraggio “Scioà”, che racconta una vicenda realmente accaduta a Savignano Irpino. E’ la storia di due fratelli, Mario e Alberico, durante la seconda guerra mondiale. Il primo, soldato italiano di stanza a Vercelli viene deportato in un campo di concentramento in Germania, nell’Alta Sassonia, il 9 settembre 1943. E’ il giorno dopo l’armistizio con gli alleati, e questa è la sorte che tocca agli italiani che non vogliono partecipare alla Repubblica di Salò. Alberico, l’americano, perché emigrato negli Stati Uniti dieci anni prima del conflitto, sbarca in Normandia da soldato alleato e partecipa alla liberazione dell’Europa dal nazismo. L’affetto dei due fratelli che si ritrovano dopo tanto tempo e sullo sfondo la violenza, le barbarie, le deportazioni, lo sterminio dell’ultimo conflitto mondiale. Scioà è una storia toccante, magistralmente interpretata dai piccoli Davide Affidato, Michele Vallario, Carmela Baviello, solo per citare alcuni degli interpreti principali. Il set a Savignano Irpino, Montecalvo Irpino e Ariano.