Il Parlamento chiede agli Stati membri di mettere in comune una massa critica di competenze, conoscenze e finanziamenti per prevenire e combattere le malattie neurodenegerative,
come l’Alzheimer o il Parkinson, che colpiscono più di 7 milioni di europei. Rilevando l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, chiede studi epidemiologici su scala transnazionale e ricerche sul benessere dei pazienti, nonché la promozione di stili di vita sani e una migliore informazione dei cittadini.
Adottando una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi, il Parlamento europeo rileva la necessità urgente di intensificare gli sforzi necessari per far fronte agli effetti delle malattia neurodenegerative, in particolare dell’Alzheimer e del Parkinson, sul piano sociale e della salute pubblica, nel contesto dell’invecchiamento della popolazione europea e anche per garantire la futura sostenibilità dei sistemi sanitari nazionali.
I deputati, infatti, sottolineano che tali malattie colpiscono più di 7 milioni di europei, e che questa cifra "probabilmente raddoppierà nei prossimi decenni come conseguenza dell’invecchiamento della popolazione". Osservano inoltre che il costo dei disturbi da demenza nell’UE27 nel 2005 ammontava a circa 130 miliardi di euro e che, attualmente, non esistono cure per tali malattie, mentre le conoscenze in materia di prevenzione, trattamento e identificazione dei fattori di rischio "sono molto limitate".
Notando poi come la maggior parte degli sforzi di ricerca in tale campo è esplicata dagli Stati membri, con un livello relativamente basso di coordinamento transnazionale, il Parlamento accoglie favorevolmente la proposta di progetto pilota per la programmazione congiunta della ricerca al fine "ridurre la frammentazione degli sforzi" grazie alla "messa in comune di una massa critica di competenze, conoscenze e risorse finanziarie". Rileva nondimeno la necessità di evitare "la creazione di nuove strutture burocratiche", e suggerisce di collaborare con l’industria per beneficiare di tutte le risorse ed esperienze disponibili garantendo, al contempo, l’indipendenza e l’autonomia.
Il Parlamento incoraggia inoltre tutti gli Stati membri "a impegnarsi attivamente nella definizione, nello sviluppo e nell’attuazione di un’agenda comune di ricerca nell’ambito delle malattie neurodegenerative" e ritiene che la realizzazione di studi epidemiologici e clinici su vasta scala nel quadro di una collaborazione transnazionale "apporterebbe un chiaro valore aggiunto". Sottolinea poi l’importanza di un approccio multidisciplinare della ricerca che includa la diagnosi, il trattamento, la prevenzione e la ricerca sociale sul benessere dei pazienti, delle loro famiglie e delle persone che prestano assistenza.
I deputati si dicono convinti che i test diagnostici precoci, la ricerca dei fattori di rischio (quali l’ambiente) e i criteri di diagnosi precoce "siano fondamentali". Più in particolare, i programmi di ricerca dovrebbero incentrarsi, in via prioritaria, su prevenzione, biomarcatori (compresa la suscettibilità genetica), metodi di diagnosi precoce basati, e standardizzazione dei criteri e degli strumenti diagnostici. Vanno anche create vaste banche dati da utilizzare per studi sulla popolazione, ed è necessario definire strategie di trattamento e studi clinici su nuove sostanze chimiche e biologiche, vaccini e tecnologie. Occorre inoltre studiare la relazione tra il processo di invecchiamento e la demenza e tra la demenza e la depressione nelle persone anziane.
Il Parlamento incoraggia gli Stati membri a promuovere programmi di ricerca che accordino grande importanza alle scelte del paziente e al suo punto di vista, e li invita a informare l’opinione pubblica sui cambiamenti nello stile di vita che possono ritardare e prevenire l’insorgenza di malattie neurodegenerative, specialmente l’Alzheimer e il Parkinson promuovendo, al contempo, “stili di vita che favoriscano una buona salute mentale". Propone poi che il Consiglio e la Commissione esaminino la possibilità di lanciare un Anno europeo del cervello per attirare l’attenzione sulle malattie cerebrali associate all’invecchiamento e sulle misure per prevenirle.