In occasione del 1° dicembre, giornata di lotta mondiale all’Aids
Dal 26 al 29 novembre Cesvi porta le immagini di famiglie che hanno affrontato l’Aids alla manifestazione FOTOGRAFICA presso Spazio Forma di Milano Safina, 33 anni, è stata la prima donna a partecipare al progetto “Fermiamo l’Aids sul nascere”, avviato dal Cesvi in Zimbabwe, e grazie alla sua scelta coraggiosa, ha dato alla luce un bambino sano, Takunda (in lingua shona “Abbiamo vinto”). Oggi Safina grazie al progetto lavora come infermiera e può sperare in un futuro diverso grazie ad una cura rivolta alle mamme sieropositive.Testimonianze come queste fanno da cornice alla mostra Positive Stories, “Positive” perché testimoniano la dignità e il coraggio di persone che hanno scelto di affrontare il virus dell’Aids e cercare una terapia che permettesse ai propri figli di nascere sani.La mostra, realizzata da Cesvi con il sostegno di Canon, sarà aperta la pubblico con ingresso libero presso lo Spazio Forma (Piazza Tito Lucrezio Caro 1, sala bianca) dal 26 al 29 novembre, nell’ambito dell’iniziativa “Fotografica 09”, in occasione della giornata di lotta mondiale all’Aids.I ritratti di Giovanni Diffidenti mostrano mamme e bambini colti nell’intimità della loro casa e nei loro abiti più eleganti: una rappresentazione insolita dell’Africa, lontana dagli stereotipi cui siamo abituati, che pone l’accento sul senso più profondo della maternità, sulla dignità delle persone e sulla loro voglia di essere testimoni di un cambiamento possibile. Un reportage che racconta l’Africa e il problema dell’Aids attraverso storie positive, delicate e toccanti, nel pieno rispetto dello stile comunicativo di Cesvi, da sempre orientato all’approfondimento e all’educazione interculturale.Giovanni Diffidenti è tornato nel Distretto di Centenary, in Zimbabwe, otto anni dopo il suo primo viaggio, quando l’intervento Cesvi era cominciato soltanto da pochi mesi, prima esperienza nel suo genere in un’area rurale dello Zimbabwe. Il risultato del suo viaggio sono 14 ritratti a colori che raccontano altrettante storie di mamme e bambini che, in un piccolo ospedale nel Nord dello Zimbabwe, hanno affrontato e vinto la sfida più grande: quella per la vita. Le immagini di Diffidenti, fotografo noto in tutto il mondo per i suoi reportage su tematiche sociali spesso trascurate dai mass media, mostrano i volti di alcuni protagonisti del progetto “Fermiamo l’Aids sul nascere” del Cesvi. Un progetto che mira a prevenire la trasmissione del virus Hiv dalle mamme sieropositive ai neonati attraverso un protocollo farmacologico cui si aggiungono il sostegno alimentare e l’assistenza psicosociale. Dal 2001 ad oggi oltre 40.000 donne sono state sottoposte al test Hiv e seguite con appoggio psicologico durante gravidanza, parto e allattamento; l’81% dei bambini sono nati sani da mamme sieropositive che hanno partecipato al progetto “Fermiamo l’Aids sul nascere”.Domenica 29 novembre sempre allo Spazio Forma, dalle 16.00 alle 17.30, è in programma l’incontro di approfondimento “L’Africa in prospettiva. Dibattito sull’Africa e la sua rappresentazione” che trae spunto dalla mostra fotografica di Giovanni Diffidenti. Intervengono: Elisabetta Burba, caporedattore esteri “Panorama”, Denis Curti, direttore Contrasto – Milano, Giangi Milesi, presidente Cesvi.