Se L’Invettiva Soffoca La Ragione

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Se l’ombelico esprime con efficacia l’idea di un nodo, un cordone centrale comune, Milano lo è stata per un giorno, suo malgrado.  L’aggressione al Presidente del Consiglio è rimbalzata nell’organismo dello Stato come un embolo impazzito, un fremito da shell-shock postbellico. Edizioni speciali, risme di carta e colonnine virtuali ragionano oggi sul gesto insano di Massimo Tartaglia, quarantaduenne di Cesano Boscone, in cura da dieci anni al Policlinico di Milano per problemi mentali, e sulle reazioni tanto del Parlamento, quanto della gente comune. L’odio è la metastasi della civiltà. I Social Networks che proclamano l’aggressore come uomo dell’anno non sono giustificabili, neppure nella più distorta delle ironie. E spaventano oltremodo le dichiarazioni agghiaccianti di certa opposizione, secondo cui il Premier dovrebbe imparare a non istigare la violenza, recitando poi la parte della vittima. Insulso. Ancora una volta, di fronte alla gravità di un fatto, l’invettiva soffoca la ragione, cancellando lo sgomento del sangue e della prima pagina. Il mondo ha sbirciato in casa nostra, e ne ha tratto la più ovvia delle conclusioni, per bocca del Wall Street Journal: il clima di tensione, in Italia, ha raggiunto livelli preoccupanti. Così, una statuetta in polvere di marmo diviene il frutto della cattiva semina; c’è un vago aroma pre-terrorista nell’aria, nelle parole e nei gesti di molti. Ridimensionare l’accaduto significa amplificare la voce di chi, dall’ombra o dai microfoni di Tv e testate nazionali, tende la pelle per nascondere meglio le cicatrici. Intanto, dai punti di sutura escono gruppi pilotati verso le manifestazioni di piazza, dove cento o duecentomila persone non rappresentano il voto degli italiani. Berlusconi non si è votato da solo. Promuove leggi ad personam? Non è l’unico. Anche i precedenti governi l’hanno fatto, e negare l’evidenza sarebbe sciocco. Vuole sedare la giustizia e oscurare i processi a suo carico? Anche qui, è in buona compagnia. Sempre nei palazzi del potere, settore Opposizione. Qualunque sia il passato o il presente di un personaggio politico, piduismo, riciclaggio, conflitto d’interessi e quant’altro sono materia da tribunale, non certo da linciaggi di piazza.