5 regole per evitare l’influenza sotto l’albero

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Le vacanze natalizie e l’arrivo del grande freddo: questa combinazione, puntuale ogni anno, torna a richiamare l’attenzione su come limitare le infezioni respiratorie, per prime l’influenza stagionale e la nuova influenza A.


«Di certo sono le condizioni di freddo intenso e continuativo a favorire il picco dell’influenza a fine anno, e il fatto che ci costringono a soggiornare in ambienti caldi e umidi sottoponendoci a sbalzi termici quando si esce», spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano. Ma a questo si aggiunge il fatto che le abitudini e i riti delle festività natalizie aumentano i rischi, «perché si ha più spesso l’occasione di stare in luoghi affollati, scambiarsi baci e strette di mano che favoriscono la diffusione dei virus respiratori», precisa ancora il virologo. Pregliasco raccomanda quindi alcune regole per evitare di passare il Natale in compagnia del virus.

Attenzione agli sbalzi termici. «Il passaggio dal caldo al freddo blocca temporaneamente il sistema di “pulizia” delle prime vie aeree, che consente di espellere virus e batteri responsabili delle infezioni respiratorie». E’ bene evitare, per esempio, il riscaldamento troppo alto nei luoghi chiusi, che dovrebbe sempre non superare i 21-22 gradi.

Sì  all’attività all’aperto. Ben venga invece l’attività all’aperto anche quando fa freddo, se si sta attenti al momento di passaggio all’esterno coprendosi adeguatamente. «Le basse temperature attivano la circolazione sanguigna e i linfociti, mettendoli in uno stato di allerta per fronteggiare eventuali infezioni». Che sia una semplice passeggiata, o una giornata sulla neve, fare attività all’aperto anche in inverno è dunque un modo di stimolare naturalmente le nostre difese contro le infezioni respiratorie.

Ventilare gli ambienti. Ventilare spesso i locali è importante, soprattutto se vi hanno soggiornato molte persone: arieggiando la casa si diluisce la concentrazione di virus presenti nell’aria. «Ancor più della pulizia degli ambienti – precisa il virologo milanese – questa misura può abbassare di molto il rischio di trasmissione delle infezioni respiratorie».

Mantenere pulite le mani. Parlando ancora di misure igieniche, attenzione alle mani, uno dei primi mezzi con i quali i virus passano da una persona all’altra: lavarle spesso, soprattutto quando se ne stringono molte in segno augurale, resta una delle misure più efficaci di prevenzione.

Stimolare le difese immunitarie. «L’utilizzo di preparati efficaci per stimolare l’attività del sistema immunitario come gli immunomodulatori ribosomiali offre una protezione nei confronti dei virus influenzali ma anche di altri comuni virus respiratori contro i quali i vaccini antinfluenzali non servono. Vanno assunti ciclicamente ogni mese, ed è consigliabile farlo per tutta la stagione fredda».Non vanno dimenticate, inoltre, le buone regole di un’alimentazione ‘immunostimolante’, ricca di verdura e frutta fresche, anche quando le occasioni di festa e il freddo fanno desiderare piatti più ricchi ed elaborati.

L’immunomodulatore ribosomiale (Immucytal®, Pierre Fabre Pharma) è un farmaco che deve essere prescritto dal medico. Si assume per bocca, e il ciclo di trattamento prevede tre settimane di terapia d’attacco, seguito da richiami che possono essere protratti per tutta la stagione fredda. Per avere efficacia contro le infezioni respiratorie, la terapia deve essere assunta in modo continuativo e scrupoloso. Il farmaco è formulato a partire da frammenti di cellule dei batteri più comunemente coinvolti nelle complicanze gravi delle infezioni respiratorie: il processo produttivo rende del tutto inattivi i batteri, ma ne conserva la capacità di stimolare la risposta immunitaria. Per produrre Immucytal® si selezionano solo le componenti batteriche che stimolano con maggiore efficacia il sistema immunitario: una specifica proteina della membrana di Klebsiella pneumoniae e i ribosomi, strutture formate da proteine e RNA, di quattro specie batteriche comunemente responsabili di infezioni respiratorie.