CINQUE ORE IN CELLA IN VIRTU’ DELLE LEGGI SUL TERRORISMO
La disavventura di Simona Bonomo, 32 anni
LONDRA – Arrestata secondo le leggi anti-terrorismo, tenuta in cella per cinque ore e poi multata, semplicemente per aver filmato alcuni edifici.
questo e’ l’inizio dell’articolo scritto dal corriere della Sera che vorrei commentare
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QUESTI POLIZIOTTI INGLESI POCO INGLESI!
E cosi la povera italina e’ stata condotta alla centrale di polizia per 5 ore dopo di che se ne e’ andata pagando una multa di 80 sterline.
Per chi non abita Londra o in Inghilterra la reazione dei poliziotti potrà sembrare ingiusta, ma non lo è per chi come me o altri vivono in una metropoli del genere. Forse è stato sbagliato il modo “aggressivo” con i quali i poliziotti hanno attacato la ragazza, ma l’operazione di sicurezza e’ stata eseguita alla lettera, da manuale.
La sicurezza in Inghilterra e specie a Londra è la più alta di tutto il mondo dopo quella degli Stati Uniti. La paura di attentati terroristici è ai massimi livelli. Ci sono milioni di telecamere sparse per la città che filmano rimanendo invisibili ai cittadini, tutte le persone e movimenti, dagli aeroporti, alle 9 zone di Londra. Dietro ad un semplice turista ( e non è certo il caso della turista italiana) si possono nascondere terroristi che filmano zone sensibili della città per poi studiarne i piani di attacco.
Per la Security e la polizia non esistono turisti o gente normale perchè tutti potrebbero essere terroristi. Certo non tutti quelli che fanno foto vengono fermati, ma se l’area o la zona sono ritenute ad alto rischio di sensibilità allora la polizia ha l’ordine di fermare chiunque, anche gli stessi inglesi.
Se poi una persona cerca di opporsi anche facendo capire la sua innocenza, spesso viene presa come un non rispetto verso le forze dell’ordine, se in più ci mettiamo l’espressione della lingua forse sarebbe meglio il silenzio, quello almeno non complica mai le cose, magari sarebbe meglio in certi casi più che reagire anche solo con le parole farsi accompagnare dove vogliono e chiedere un aiuto al consolato italiano o da un avvocato.
Certamente, è discutibile il modo con cui a volte i poliziotti inglesi fermano i turisti, spesso il loro modo non e’ delicato, specie se si tratta di una ragazza sola e che magari sa poco la lingua, ma sono sicuro che alla fine se ritengono di essere stati troppo brutali, sanno anche chiedere scusa naturalmente con la loro espessione piu famosa: sorry.
da londra Filippo Baglini.