Italia e Russia: lo stesso paese? Breve riflessione personale

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London-UNA RIFLESSIONE SU DE MAGISTRIS

L’ex magistrato Luigi De Magistris, oggi presidente della Commissione europea per i bilanci pubblici, tiene una conferenza presso la University College of London sui fondi europei e su come l’Italia li gestisca.

Luigi De Magistris parla a Londra

Ci sono anch’io quel giorno seduta tra le centinaia di giovani e non giovani italiani residenti all’estero ad applaudire la schiettezza e la chiarezza delle parole di De Magistris, che tra una battuta di spirito e l’altra ci dice tutto ciò che ogni cittadino italiano dovrebbe sapere, ci rende consapevoli di una verità alquanto acre non risparmiandone nemmeno un pizzico. 

Ora non voglio parlare di politica, che per altro non è un campo di mia competenza e nemmeno fare un resoconto della conferenza, per il quale rimando al contributo di Luca Russo. Vorrei invece continuare a trattare della mia cara amata Russia e rendervi partecipi di una breve riflessione personale suscitata in me da un riferimento fatto da De Magistris alla situazione della libertà di informazione in Italia. 

L’ex magistrato definisce l’informazione in Italia un’informazione “drogata”, non indipendente, non libera. I cittadini non ricevono alcuna informazione sui fatti di importanza nazionale che avvengono quotidianamente e ciò impedisce loro di avere un pensiero critico a riguardo. A sua volta la mancanza di un’opinione pubblica libera determina anche l’inesistenza di una possibile protesta e quindi l’impossibilità di creare un’alternativa concreta e solida al potere attuale.

Si tratta di un meccanismo a catena fondato sul principio molto chiaro ai vertici del governo che lo hanno azionato, per il quale finché non c’è informazione non ci sarà nemmeno il pericolo del dissenso.  

De Magistris poi fa riferimento alla posizione dell’Italia di fronte alla gestione di Internet. Mentre in Commissione Europea socialisti e liberali ritengono che internet sia un diritto dei cittadini e in quanto tale debba essere garantito, nel nostro paese si va contro corrente e ci si muove per limitare il grande potenziale propagandistico e informativo che internet possiede.

Altro punto fondamentale toccato in questa parentesi aperta sulla libertà di informazione in Italia è rappresentato dalla diffusione del digitale terrestre a causa del quale tutte le televisioni private stanno chiudendo perché ritenute “pericolose” per l’integrità del paese. In questo modo il governo si guadagna il controllo totale sulla televisione nazionale. 

Sebbene non sia orgogliosa di come vadano le cose dalle nostre parti e pensassi di conoscere la situazione attuale nel nostro paese, devo dire che queste scomode verità, dette tutte insieme, mi hanno scosso. Ciò che mi ha fatto più pensare è che più volte, durante la conferenza ho connesso nella mia mente le parole che De Magistris usava per descrivere una realtà italiana ad un’altra nazione, la Russia.

Chi conosce il passato più vicino e il presente della Russia conosce i suoi silenzi, la censura online e ai giornali, il controllo quasi totale sulle televisioni nazionali, l’assenza di opinione pubblica, l’apatia e la paura della popolazione. Ecco, le stesse parole che quella sera raccontavano l’Italia, avrebbero potuto essere applicate, senza alcun cambiamento, alla Russia.

L’occidente e l’oriente, due paesi apparentemente diversi ma per certi aspetti molto simili. L’ho realizzato solo quel 12 dicembre e con un po’ di vergogna ammetto di aver capito che non conoscevo, così tanto come pensavo, il paese in cui sono nata.