Ritengo che quella presa sia una decisione giusta e consapevole, che non mette in alcuna discussione l’evento già preparato e i rapporti col Circolo Agorà.
Ritengo che l’esperienza del Caffè Letterario, stimolata a suo tempo dal Circolo Agorà (che ritengo uno spazio di libertà a Pisa… da difendere) e brillantemente realizzata da Gilda e Chiara (poi da tutto il gruppo), sia "unica" e "significativa" a Pisa.
Questo grazie anche al lavoro sottile e continuo di ricerca e di animazione dei referenti del Caffè (Chiara e Gilda).
Ritengo che poi il "gruppo" sia un buon gruppo di ascolto, riflessione, partecipazione, scoperta, discussione, confronto di opinioni diverse e crescita di ognuno.
Ho un po’ di esperienza di Gruppi Letterari, Salotti e Caffè… posso dire che non c’è niente di simile a Pisa, forse in Toscana (altrove non so, ma ne dubito).
L’atmosfera familiare e amichevole che vi regna non deve trarre in inganno, il livello delle discussioni e delle letture è alto ed innovativo.
E poi Peter Brokk, grande maestro teatrale, diceva "Credi in quello che fai, ma non prenderti troppo sul serio… cerca di essere un ‘punto in movimento’."
Credo che il Caffè Letterario sta battendo e cercando quella direzione…
Tutto questo nasce anche dal confronto con i compagni (se qualcuno preferisce, può chiamarli amici) del Circolo Agorà.
Poi, e già si è iniziato a farlo, discuteremo degli eventi esterni, che potranno ancora di più far crescere il gruppo, dare rilevanza all’esperienza, senza tradire i principi originali e di libertà per cui è nato il Caffè Letterario.
Benissimo, dunque, parlare in altra data dei rapporti e Circolo Agorà / Caffè Letterario e dei possibili eventi da organizzare, facendo andare avanti il Programma del Caffè Letterario stesso.
Dovremmo pensare insieme al Circolo Agorà anche ad una campagna di pubblicizzazione degli incontri e degli eventi in città e nelle Università (forse anche nelle Scuole Superiori del Territorio), sempre tenendo conto dello "spirito" per cui è nato il Caffè.
"Amore lavoro e conoscenza sono le fonti della nostra vita. Dovrebbero anche governarla." diceva Wilhelm Reich, perseguitato per le sue idee in Germania, poi persino da certi altri regimi, ed infine morto in un carcere degli USA, condannato in realtà per aver parlato della servitù dell’uomo a qualsiasi potere e aver prefigurato la sua possibile "liberazione " dalla peste emozionale e dalle corazze caratteriali/ideologiche.
E’ lo straordinario autore de "L’Assassinio di CRisto" e di "Psicologia di massa del fascismo", de "La Rivoluzione sessuale" e de "La Funzione dell’orgasmo", di "Biopatia del Cancro" e di "Ascolta piccolo uomo". Libri che mi ha fatto conoscere , a suo tempo, il mio maestro di scrittura e libero pensiero Marco Corsini Inzerillo, fondatore della "Profana" Casa Editrice e anarchico-cristiano come Tolstoy e Oscar Wilde.
Comunque un abbraccio a tutti, a Giovedì sera, e … auguri di vita, conoscenza, consapevolezza per questo nuovo anno,
Ale
(il lupo azzurro)