Ormai il nostro globo si chiama pi@net@ internet.it

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Da decenni le nostre vite sono accompagnate,integrate,completate dall’utilizzo di computers e altri macchinari tecnologici.

Si pensi a fax spediti e ricevuti in tempo reale,scritti a mano sostituiti da asciutti e impeccabili documenti word.

Di recente però,le nostre abitudini informatiche si sono ulteriormente evolute,con fitti scambi di

e-mails,consultazioni internet per motivi futili o utili,frequentazioni di social networks.

Come puntualizza M.Castells nel suo “Galassia Internet”,

“se non vi occuperete delle reti,in ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi” ed in effetto oggi è davvero arduo non farsi coinvolgere da tale mondo poiché se si ha “intenzione di vivere nella società,in questa epoca e in questo posto,dovrete fare i conti con la società in rete”.

Ovviamente,come in qualsivoglia situazione,ci sono aspetti positivi ed altri meno. Tutte queste mutazioni in corso che ci coinvolgono hanno “ricadute su forme e linguaggi dell’abitare il nostro tempo”  (G.Boccia Artieri,Le culture partecipative dei media.):oggi infatti si messaggia, si naviga,si chatta:tutte espressioni e fenomeni mai affrontati fino a qualche anno fa e soprattutto capaci di coinvolgere ogni target della popolazione.

Le generazioni a noi precedenti,mai avrebbero pensato,ad esempio,di ritrovarsi in una “banca della memoria” ,sito internet che archivia esperienze di vita di donne e uomini nati prima del 1940. E’ una sorta di “YouTube”della terza età. (A.Bajani,”YouTube della Terza età”).

La rete, può essere fonte di un immane quantitativo di informazioni repentine a nostra disposizione;è anche vero al contempo che “sulla Rete ci sono un sacco di sciocchezze” (Y.Benkler,Intervista del 10 Maggio 2007) ed è qui fondamentale la nostra capacità di discernere qualità e affidabilità del materiale con cui veniamo a contatto e il nostro scetticismo ci può tornare utile nell’ effettuare una cernita evitando rischi di truffe o conoscenze poco sicure.

Navigando sempre più  frequentemente,si può percepire il maggior potere che detengono i consumatori in grado di trasformare un prodotto in un fenomeno con conseguenti affari d’oro o boicottarlo sul nascere,decretandone il successo o meno.(D.Goleman,”Un brusio in rapida crescita”,Milano 2009)

Effettivamente,a voler giudicare il fenomeno Internet,occorre aggiungere ad onor del vero,che se noi abbiamo oggi con facilità conoscitiva ed economica la capacità di controllare tecnologicamente chiunque,a sua volta ciò lo possiamo subire noi stessi ed è “questo il grande pericolo insito nella tecnologia,creare un grande occhio che seppellisca l’uomo e la sua creatività sotto il suo controllo” (D.de Kerckhove).