– UN NO! alla legge ORSI –

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Sebbene l’Onu abbia dichiarato il 2010 come l’anno internazionale della biodiversità, stando ai fatti sembra che l’uomo non abbia ancora capito che tutelare la natura significhi innanzitutto tutelare se stesso.

 Ne è la prova più recente la mossa di Giacomo Santini, senatore PDL che proprio in questi giorni ha depositato in Commissione Politiche europee un disegno di legge alquanto controverso.

Si tratta di un emendamento volto a modificare la legge sulla protezione della fauna e sull’attività venatoria, la cui approvazione mina non soltanto decenni di lotta ambientale per la tutela del territorio, ma rappresenta una sfida alle stesse istituzioni. Tale emendamento, infatti, era già stato bocciato in precedenza dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), e la stessa Commissione del Senato aveva formalmente espresso parere negativo in proposito.

Eppure, ancora oggi, la sopravvivenza di migliaia di specie selvatiche rischia di giungere al collasso.

Se attualmente, infatti, la stagione di caccia nel nostro Paese è della durata di cinque mesi (dall’uno settembre al 31 gennaio), il disegno di legge prevede la possibilità, per alcune specie, di allargarla all’intero anno. Inoltre, esso permette il nomadismo venatorio per le specie migratrici, cacciabili fino a un’ora dopo il tramonto, la realizzazione di calendari venatori diversi da regione in regione e la possibilità dei prefetti di dare avvio alla caccia. Senza contare la facoltà di sfruttare illimitatamente gli uccelli da richiamo, anche se di specie protetta, e l’abbassamento della licenza di caccia ai sedici anni.

E’ evidente che tali provvedimenti siano molto rischiosi, poiché comprometterebbero una situazione ambientale di per sé già critica, e aggraverebbero ulteriormente lo stato di infrazione comunitaria dell’Italia, già pessimo da anni. Stupisce poi che a presentare l’emendamento sia stato proprio Santini, il relatore della legge Comunitaria, che in quanto tale dovrebbe piuttosto mobilitarsi perché le procedure di infrazione siano appianate, anziché alimentate.

Per ora si attende il voto della legge Comunitaria in aula, in cui sarà decisiva la posizione del Governo e del Presidente del Consiglio Berlusconi; intanto le associazioni ambientaliste (tra le altre Enpa, Lav, Legambiente, Lipu, Wwf Italia) sono già scese in campo con la stesura di una petizione (disponibile al link http://www.wwf.it/client/PetizioneCacciaOrsi.aspx) decisamente contraria a quella che è stata definita “legge spara tutto”.