LONDRA- La parola a Beppe Grillo : “Non ci arrenderemo mai”

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Una conferenza di Beppe Grillo alla London School of Economics è uno di quegli eventi che non passano inosservati anche in una metropoli come Londra.(Grillo-con i nostri giornalisti e il notro giornale)

 

Lo staff della LSE ha dovuto così darsi da fare all’ultimo momento per trovare un’aula che potesse contenere le 500 persone in attesa di ascoltare il comico genovese.

La conferenza, organizzata dalla Italian Society della LSE, è stata un’occasione per analizzare, con la consueta ironia, i problemi che affliggono il nostro paese. 

Grillo sale sul palco quasi commosso ed incredulo di esser riuscito a radunare così tanta gente in un paese straniero. Vedendo un microfono posizionato ai suoi piedi si chiede poi se è invitato anche il ministro Brunetta, precisando inoltre che “non è piccolo, è distante”.  

Così inizia la giostra delle battute e delle riflessioni sull’attuale panorama politico, partendo dalla metafora del sistema italiano come virus che si sta espandendo, ma al quale i paesi stranieri non hanno anticorpi. Alcuni si accorgono ora che il virus li ha già colpiti. La Germania, ad esempio, sta facendo i conti con la ‘ndrangheta.

Tuttavia ricorda che questo tipo di export non è una novità e come Mussolini ha creato Hitler, oggi “chi sta a contatto con un mostro può diventare un mostro”. 

Grillo parla inoltre dei parlamentari con la fedina penale non troppo pulita; di un debito pubblico che nel 2010 supererà i 2000 miliardi di euro e di come con la sua visita in Cina, Tremonti abbia di fatto venduto parti del paese insieme al nostro debito. 

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Il comico racconta poi della sua esperienza con la rete. Ricorda quando agli inizi attraverso il blog contattava le città che avrebbe visitato con i suoi spettacoli per chiedere ai cittadini problemi e disagi, elenca le battaglie condotte dal blog come quella dei costi sulle ricariche telefoniche, parla dei V Day e delle firme raccolte, fino ad arrivare ai 235 meet up creatisi nel mondo e ai 40 giovani consiglieri comunali del neonato “Movimento a 5 Stelle” che si stanno impegnando nei propri comuni di residenza. 

Il concetto che sta alla base della sua idea politica è quello di “rovesciare la piramide affinché i cittadini possano riappropriarsi dello stato”  e attraverso la rete è riuscito a ristabilire un concetto democratico di base per il quale “ognuno conta uno”. 

Le tecnologie possono fare moltissimo per migliorare la gestione dello stato, suggerisce Grillo, il problema è che abbiamo 70enni al potere che non sanno rapportarsi con queste tecnologie, ma soprattutto hanno paura del loro potenziale e del confronto al quale sarebbero portati.

Un esempio di questa paura è l’eliminazione dei commenti dal video youtube del discorso di fine anno del presidente Napolitano: “In questo modo ha usato la rete come fosse la televisione: io parlo e te non hai diritto di replica”. 

Grillo parla, urla, chiede scusa alla prima fila per gli sputi, scherza e si arrabbia per circa un’ora e mezza. Rimane il tempo per rispondere a qualche domanda e concludere, come di consueto nei suoi post, affermando che “qualcosa sta cambiando, forse stiamo tutti sognando , ma noi non ci arrenderemo mai”. 

Luca Russo 

(Nella foto – Grillo e il nostro giornale – e con i nostri giornalisti David Franchi  e Luca Russo )