ECCO UNA RIFLESSIONE SUI GIOVANI E L’ITALIA- Noi che siamo i giovani italiani del tempo della crisi,…….
noi che siamo i bamboccioni che fino a 30 anni viviamo con mamma ma davvero tutti noi giovani italiani siamo così? Mi sa che forse vivo in un’altra Italia, visto che questa realtà non la conosco. Sono una giovane italiana di 22 anni , studentessa e lavoratrice( rigorosamente precaria), sono precaria, e già vivo per conto mio. Molti dei miei amici son nella mia stessa situazione, fatichiamo con 800 euro ad arrivare a fine mese. Siam la generazione dei 1000euro a mese, del posto fisso che è un’utopia, dei dottori che lavorano nei call center, dei praticanti che non vengono pagati, dei ricercatori per cui non ci son fondi, dei diplomati che senza titolo non trovano posto. Viviamo nel Bel Paese che non lascia spazio a noi giovani, dove il merito è qualcosa di superfluo ed utopistico, dove non conta cosa sai fare ma chi è papà,dove tutti i rami dirigenziali son concentrati nelle mani degli over 50. Dite che non ci impegniamo, che non vogliamo renderci indipendenti: sarà vero? Un 50 per cento sicuramente si ma gli altri son quelli che lavorano e studiano di notte, fanno volontariato, si impegnano,vogliono cambiar le cose. Solo che veniamo sempre fermati, non ci date ascolto o possibilità di cambiare le cose. Allora cosa facciamo noi, futuro dell’Italia, aspettiamo per anni, vivendo in un cupo precariato senza certezze, che la classe over 50 ci lasci il suo posto tra 10 o forse 20 anni?Qualcuno forse no, ma quelli come me, gli idealisti, i cervelli, coloro che credono e pretendono un futuro migliore no. Noi preferiamo andare fuori, dove il merito viene riconosciuto, dove posso avere una possibilità di dimostrare quanto valgo. Ho 20 anni, il sacro fuoco dentro, ho un entusiasmo e una voglia di fare che dovrebbe aiutare il mio Paese ed invece mi fai andare via, mi costringi al precariato, a cercare altre strade, a dovermi sottomettere al sistema tipico del Bel Paese? No grazie io non ci sto. Addio Italia preferisco andare fuori, non ti servo, sicuramente qualche altro Paese che crede in me, in giovani come me, mi darà l’opportunità che tu non mi dai:
martina87, una delle tante voci tradite dal proprio -Paese