Con 488 voti favorevoli, 137 contrari e 72 astensioni ieri il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha dato il via libera finale alla nuova Commissione guidata, per la seconda volta, da José Manuel Barroso.
Il nuovo esecutivo resterà in carica fino al 31 ottobre 2014 e dovrà gestire alcuni interessanti novità introdotte dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona il 1 dicembre 2009.Tra queste, la nomina di una nuova figura quale l’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza: si tratta di una carica della massima importanza nel campo delle relazioni esterne europee ricoperta dalla Baronessa Catherine Ashton. Inoltre, è interessante notare l’introduzione di tre nuovi portafogli: Azione per il clima; Affari interni; Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza.Il presidente Barroso ha pianificato inoltre la riorganizzazione di diversi portafogli: Istruzione, cultura, multilinguismo e gioventù; Salute e politica dei consumatori; Industria e imprenditoria; Ricerca e innovazione e Cooperazione internazionale, aiuti umanitari e risposta alle crisi.Nel discorso antecedente al voto parlamentare, Barroso ha dichiarato a chiare lettere quali saranno i principi ispiratori dell’esecutivo europeo per i prossimi cinque anni: "E’ arrivato il momento del coraggio. E’ arrivato il momento di mostrare il nostro impegno ai cittadini e che l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona rafforzerà la nostra capacità di servire i loro interessi […]. Ho detto che dobbiamo essere coraggiosi. Ho detto che non possiamo continuare come prima. Ho proposto alcune innovazioni e stabilito le nostre priorità nell’affrontare la situazione a livello sociale. Sono convinto che ciò rafforzerà le nostre istituzioni e ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi prefissati, nel pieno rispetto dei nostri valori. Perché non dimentichiamoci che la nostra unione si fonda su valori: rispetto della dignità umana, libertà, uguaglianza, stato di diritto e rispetto dei diritti umani".Ecco l’elenco dei nuovi commissari:Lo spagnolo Joaquín Almunia alla Concorrenza, vicepresidente della CommissioneL’ungherese László Andor all’Occupazione, affari sociali e integrazioneL’inglese Catherine Ashton in qualità di Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della CommissioneIl francese Michel Barnier al Mercato interno e serviziIl rumeno Dacian Ciolos all’Agricoltura e sviluppo ruraleIl maltese John Dalli alla Salute e politica dei consumatoriLa greca Maria Damanaki agli Affari marittimi e pescaIl belga Karel De Gucht al CommercioIl ceco Štefan Füle all’Allargamento e politica europea di vicinatoL’austriaco Johannes Hahn alla Politica regionaleLa danese Connie Hedegaard all’Azione per il climaL’irlandese Maire Geoghegan-Quinn alla Ricerca, innovazione e scienzaLa bulgara Kristalina Georgieva alla Cooperazione internazionale, aiuti umanitari e risposta alle crisiL’estone Siim Kallas ai Trasporti e vicepresidente della CommissioneL’olandese Neelie Kroes all’Agenda digitale e vicepresidente della CommissioneIl polacco Janusz Lewandowski al Bilancio e programmazione finanziariaLa svedese Cecilia Malmström agli Affari interniIl tedesco Günter Oettinger all’EnergiaIl lettone Andris Piebalgs allo SviluppoLo sloveno Janez Potočnik all’AmbienteLa lussemburghese Viviane Reding alla Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza, vicepresidente della CommissioneIl finlandese Olli Rehn agli Affari economici e monetariLo slovacco Maroš Šefčovič in qualità di vicepresidente della Commissione per le Relazioni interistituzionali e l’amministrazioneIl lituano Algirdas Šemeta alla Fiscalità e unione doganale, audit e lotta antifrodeL’italiano Antonio Tajani all’Industria e imprenditoria, vicepresidente della CommissioneLa cipriota Androulla Vassiliou all’Istruzione, cultura, multilinguismo e gioventù
Carlo Corazza