Gia in passato ci siamo occuppati di malati di mente e del loro isolamento. I manicomi sono chiusi, ma ci sono ancora molti malati in strutture diverse e molti in casa. Un argomento molto importante sia in Italia che in Europa.
Intervista a Franco Previte Presidente dell’Associazione “Cristiani per servire” sul caso “budget del ricoverato”
Ma partiamo da lontano con le n/s domande.
R.Il Governo Berlusconi ha ratificato il 20 febbraio 2009 con il disegnodi legge n.2121 la “Convenzione sui diritti delle persone condisabilità” dell’ONU, ma all’art.2 approvando in toto quanto prescriveil Documento dell’ONU compreso il Protocollo Opzionale, ha messo inmoto l’eutanasia e l’ha introdotta approvando gli art.23 e 25 a dannodei disabili fisici e degli handicappati psichici “generando” unOsservatorio Nazionale sulle condizioni delle persone con disabilità”.
Questo non è passato inosservato da parte del mondo della sofferenza, né da quello cattolico!
Inmaniera del tutto e molto sprovveduta questa ratifica è andata controquanto prescrive la “Convenzione” con l’art. 10 “per l’inalienabilediritto alla vita”, con l’art.15 dove “nessuno dovrà essere sottopostoad esperimenti medico scientifici”, con l’art.16 dove “si è contro adogni sfruttamento, violenza od abuso”, contro l’art.25 dove “sifavorisce l’assistenza sanitaria ed impedisce il rifiuto agli alimentio liquidi”, come nel caso Eluana Englaro.
Là si voleva togliere la “spina”, qua si protesta per l’eventuale applicazione del ”budget del ricoverato”.
Inoltrein contrasto con l’art.2 della Costituzione Italiana ( diritto allavita), contro l’art.3 (uguaglianza della legge), contro l’art.32 (nessuno può arrogarsi il diritto di impedire ad ogni persona di farudire la propria voce).
Contre Petizioni al Parlamento Italiano ho esposto le preoccupazioni circale modalità interpretative del voler associare i disabili conminorazioni fisiche con l’handicappato mentale richiedendo unemendamento per il riconoscimento della condizione di handicappatomentale secondo l’art.47 della “Convenzione”.
Inoltre ho richiesto l’emissione di un emendamento in base all’art.47 paragrafo 1) della “Convenzione” :
1.) per far riconoscere lo stato giuridico dell’handicappato mentale;
2.)nel rispetto della dignità umana precise riserve e tali da escludereogni possibile riferimento all’eutanasia ed ad ogni metodo disterilizzazione o modalità della salute riproduttiva di cui agli artt.23 e 25 ,
3.)come recita l’art.4 della “Convenzione” ad adottare norme migliorativein un legge-quadro di riforma dell’assistenza psichiatrica che l’Italiadeve applicare a parziale modifica
4.)se l’Italia, quale membro della Nazioni Unite e competente, arichiedere all’ONU la indizione di una “Giornata Mondiale sulla salutementale”.
E’ auspicabile una politica sociale urgente!
Purtroppo,da pochissimo tempo, ci perviene dal Parlamento Europeo una allarmanteRaccomandazione, approvata, per ”merito” della britannica On.CristineMc Cafferty, destinata ai 47 Paesi membri della UE sulla salutesessuale e riproduttiva che indice all’accesso dell’aborto i minorisenza informare i genitori, alla sterilizzazione, fecondazioneartificiale, all’eutanasia.
Nonci sorprende niente, essendo un prevalere delle SS ( Soldi e Sesso), maci amareggia la poca attenzione della comunità civile .!
D.La sanità deve agli sprechi la poca “attenzione” verso la tutela dellasanità pubblica, specie nel non “rispondere” alle attese della salutementale.”Cosa ne pensa?
R.La Sanità italiana, purtroppo occupa tra i Paesi Europei l’ultimo postoe deve la propria situazione deficitaria agli sprechi ed al malutilizzo delle risorse finanziarie che ne ha molte!
Non è, quindi, una malasanità, ma una sanità molto malata!
Inbreve per rispondere alla seconda ipotesi richiesta, debbo dire che lasalute mentale è un problema serio, grave ed urgente, forse, non benerecepito, anzi mal recepito da ben 32 anni.
Lasalute mentale è un valore che non può essere subordinato ad alcunaesigenza di ordine personale o di Stato, ma è un parametro al qualedebbono essere subordinati tutti gli aspetti della vita personale edella collettività.
Il disagio psichico e la sofferenza mentale sono condizioni di grande rilevanza nella moderna società e causa di malessere.
Mipermetto di ricordare che uno dei problemi più scottanti di maggiorrilievo che affliggono le famiglie dei disabili ( ciechi civili,sordomuti, invalidi, handicappati psichici) , è l’incertezza del “dopo”( il “dopodinoi”), cioè del dopo la morte di colui/e che sostiene ilpeso dell’assistenza e del “durante” per ogni necessità, che non ho“vedo” nella “Convenzione dei diritti delle persone con disabilitàdell’ONU”, né dai Governi che si sono succeduti fino ad oggi.
D:Dopo quanto accaduto al caso Englaro, si ha l’impressione,generalizzata nella pubblica opinione, che dietro la richiesta diautodeterminazione chiamato testamento biologico, in realtà, pareessere un tentativo di legittimare forme di eutanasia, sopratutto perpersone disabili ed anziane. Lei è d’accordo?
R.In breve, secondo la mia impressione le “Disposizioni in materia dialleanza terapeutica di consenso informato e di dichiarazionianticipate di trattamento” (A.C. n. 2350 Camera dei Deputati), sono“passaggi” mascherati ed intermedi per giungere alla applicazione difatto dell’eutanasia, che prima poi prenderà piede essendo la terzatrilogia sociale ( divorzio, aborto, eutanasia) come quanto è avvenutoin Olanda dove norme consentono questa “cultura della morte” su bambinimalati o disabili fino al dodicesimo anno di età. Un delirio diautodistruzione, una idealità che non trova riscontro neppure nelpensiero laico-illuminista il cui “padre” Emanuele Kant , grandefilosofo, condannava l’infanticidio, il suicidio e l’aborto.
D.Ma cosa è, cosa consiste questo “budget del ricoverato” che stainteressando anche l’opinione pubblica estera. Perfino i giornalilondinesi e quelli svizzeri, ne hanno diffusamente “parlato”!
R.L’ho spiegato ampiamente il 10 dicembre 2009 nella Conferenza Stampaavvenuta nella Sala Conferenze di Palazzo Marini della Camera deiDeputati, notizie riportate da “Avvenire” l’11 dicembre 2009, da“Zenit” il 14 dicembre 2009, dalla Radio Vaticana 15 dicembredall’Agenzia Giornalistica Internazionale Fidest ed ampiamente da“l’Italo Europeo” un giornale di Londra ( f.baglini@italoeuropeo.it )dal “Ticino Libero” ed altri.
Misono permesso di ricordare tutto questo, non per valorizzare un miosenso egoistico, ma perché questa “situazione” è veduta con una certa“curiosità” all’estero, “cosa” che in Italia non desta, per ora, alcunaattenzione.
Comunquesiamo in attesa di risposta, dal Parlamento Italiano, alla Petizioneche abbiamo inoltrato e che è stata recepita dal Senato dellaRepubblica col n.191 ed assegnata alla 12° Commissione Igiene e Sanitàe col n.787 recepita dalla Camera dei Deputati ed assegnata alla 12°Commissione Affari Sociali.
Questa“forma”, che ho “forgiato” col nome di “budget del ricoverato”, nontrova riscontro nelle regole statutarie, ma, pare, che si possa trovarein alcune politiche sanitarie regionali e potrebbe consistere nellimitare, nel nome del risparmio, il diritto alla vita ed alla salutedei cittadini, disumanizzando il rapporto sociale.
Inbreve, i tagli ai Bilanci Sanitari Regionali potrebbero essereutilizzati per praticare una eutanasia mascherata nei confronti ditutti i pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, ancordrammatica e crudele se “utilizzata” su pazienti disabili, in tarda etàod in fin di vita.
Ma quale legge “impone” questo “comandamento”?
Nellamigliore ipotesi, il paziente, verrebbe trasferito nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistite), sempreché ci sia il posto disponibilevisto che sono quasi sempre al completo.
ARoma e nel Lazio per un “taglio” sanitario regionale di bilancio, 1.200pazienti nelle strutture alternative di riabilitazione dovevano esseredimessi entro il 31 dicembre 2009 e rinviati a casa. Quindi un rientroa casa, ma con la prospettiva di poca assistenza, condannando ilpaziente a lenta o lunga agonia. Quindi malati che non si possonotenere in casa. Viene spontaneo il pensare : ma allora cosa si devefare?
E per queste perplessità, ripeto, se vere ripeto, attendiamo una risposta dalle Camere Legislative e dal Governo Berlusconi.
Questa“budget del ricoverato” nulla a che fare con il testamento biologico,essendo quest’ultimo una indicazione di volontà personale, mentrel’eutanasia è il procurare ad un ammalato la fine della sua esistenza.
Questo“budget del ricoverato” è il perfetto contrario dei casi Englaro-Welbi-Crisafulli dove la preminenza è nello staccare la “spina”, quanon la si vuol “staccare”.Tutto ciò è un relativismo che ci porta aconsiderare la vita senza valore, dove ripeto potrebbe portare allacosì detta “pietas”, situazione che potrebbe coinvolgere personeanziane, non autosufficienti, malati psico-fisici, tutti unitinell’abbraccio della sofferenza e della solitudine.
D. Ma lo Stato od il Governo cosa possono fare per evitare questo.
R.Ritengo essenziale che le Autorità pubbliche, ripeto, adottino unaopportuna vigilanza al fine di garantire ad ogni persona, soprattuttodebole ed indifesa come i malati di Alzheimer, malati psichici, anzianinon autosufficienti, malati terminali, malati in tarda età o disabili,il diritto a continue e specifiche cure fino al compimento naturaledella vita.
Queste“metodologie” richiamano l’eugenismo e le teorie di selezione dellarazza tristemente note, quali pratiche biomediche, che spianarono lastrada alle terribili selezioni del genere umano avvenute in anni non molto lontani, sono “misure” che offendono la dignità della persona e che negano il diritto alla vita.
Mi auguro che non sia così, quindi è prioritaria una chiarificazione da parte, ripeto, delle Istituzioni e dal Governo..
D:Gli invalidi civili al 100% percepiscono 256,67 euro al mese. Non le pare una vergognosa situazione?
R.Questo argomento, le cui finalità Lei mi prospetta, è ampiamente da mecondiviso come dall’opinione pubblica, in quanto questa somma consenteal disabile solo sopravvivenza, un provvedimento finanziario davveropoco collegato agli indicatori dell’inflazione del costo della vita.
E’ una provvidenza economica al di sotto del minimo vitale della soglia di povertà fissata in 600 euro al mese.
Consideropienamente essere una situazione vergognosa che dovrebbe far rifletterele Istituzioni, specie quando le spese vengono effettuate per viaggiall’estero, parate militari, ricevimenti, auto blu, telefonini… edaltro!
D. In fine cosa direbbe al Presidente Berlusconi se lo incontrasse per strada!
R. E’ un po’ difficile che questo avvenga, comunque direi :
SignorPresidente, il popolo italiano non dimentica ed apprezza quanto hafatto di positivo per l’Italia, per come ha mantenuta la promessa nellarimozione della spazzatura a Napoli, per quanto ha fatto per iterremotati all’Aquila, per come ha indirizzato il G8, ma soprattuttoper la riconquistata fiducia che abbiamo all’estero.
Ma non dimentichi delle priorità che necessita il Paese e soprattutto dei più deboli, dei più bisognosi e dei veri poveri.
Inmezzo alle Sue innumerevoli incombenza, siano esse buone o noncomprese, non deve dimenticare i malati psico-fisici, le loro famigliee la famiglia in genere ( che troppi “dicono impropriamente” didifenderla ).
Lechiedo per questi diversamente abili, specialmente per i malatipsichici che attendono da ben 32 anni una legge-quadro di riformadell’assistenza psichiatrica, ci sarà una Sua risposta politica tantoda lasciare un segno positivo?
Lechiedo inoltre, se sono vere le notizie che circolano nelle corsieospedaliere italiane, dove si impone in nome del risparmio limitazionial diritto alla vita ed alla salute dei cittadini restringendo i tempidi degenza, ma cosa gravissima se compiuta su disabili, in tarda età edancor più terribile in fase agonizzante ?
Se la situazione è questa, allora è eutanasia, che il mondo della sofferenza e quello cattolico rifiuta categoricamente.
Ci può rispondere ? Intanto attendiamo fiduciosi!