Rai per un notte: il piu’ grande evento web della storia italiana

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 125.000 accessi per vedere in streming la trasmissione (Rai per una notte) condotta da Michele Santoro.

 Un grido giusto verso la liberta’ di espressione. Uno sciopero bianco, per la difesa della democrazia.Una serata di quelle che non si dimeticano facilmente, ma non perche’ si e’ parlato delle solite cose e cioe’ di Berlusconi e del suo modo prepotente e dittatorio di fare la politica, ma per la partecipazione della gente del popolo italiano. Il Paladozza di Bologna, era stracolmo, e altrettanto erano 200 piazze di Italia.

La gente si e’ riunita davanti ai teleschermi per seguire l’evento. Una manifestazione pacifica, ma determinata. C’erano tutti, persone di ogni classe sociale, gente in cassa integrazione, persone che non sanno come fare ad arrivare a fine mese. Donne e uomini che fino ad ieri erano sopra i tetti per manifestare il loro diritto al lavoro. Una serata che ha visto tante testimonianze, a partire dai monologhi sempre precisi e determinati di Travaglio, ai servizzi calmi ma puntuali del giornalista Ruotolo, e poi dopo otto anni e’ ritornato ad infiammare gli spalti l’intelligente satira di Daniele Luttazzi. Luttazzi da molti considerato volgare, da altri realista e veritiero, fin dall’inizio non ha mai fatto smettere di ridere anche su cose dove non c’era nulla da ridere, ma si sa, questa e’ la satira geniale. C’e’ stata anche la musica di Elio e le Storie Tese che ha preso in giro il pezzo (Italia Amore mio) del principe Filiberto. La musica di Morga, anche se un po’ fischiato, ( a mio avviso ingiustamente), le melodie di Antonello Venditti, la straordinaria comicita’ surreale di Roberto Benigni, e le parole di Gad Lerner che hanno riportato il dibattito sui temi della serata. Una massa di gente, il popolo, quel popolo che la destra chiama la minoranza, stasera si e’ fatto sentire e vedere, per una cosa importante, per non avere piu’ bavagli, quella minoranza che vuole essere informata, vuole sentire la verita, quella minoranza che vuole essere una democrazia. Quelle persone che vogliono essere libere di sciegliere cosa guardare e cosa no e non perche’ qualcuno lo stabilisce. Io credo che chi cerca di sopprimere la liberta’ qualunque liberta’ alla fine le uccide tutte.

La liberta di parola di poter informare non si puo’ negare a nessuno e in nessun paese succcede questo ,tranne in quei pochi non ancora civilizzati. Negare una liberta’ e’ l’inizio di una dittatura, quella che tutti conosciamo, quella che la storia ci ha insegnato. Perche’ io cittadino non posso scegliere di vedere una trasmissione come Ballaro’,Annozero, Report, solo perche’ piu’ di altre si raccontano delle verita’ nascoste? Dove sta la liberta’ del servizio pubblico? La giornalista Barbara Serra per la BBC, presente alla serata ha detto una cosa che condivido benissimo,ma non perche’ vivo a Londra, felice di starci, ma perche’ ha detto una verita’ pura e semplice: che la TV in Inghilterra, la BBC quindi servizio pubblico viene fatta per la gente, la Rai per i politici. Credo che abbia ragione. In Inghilterra, a Maggio ci saranno le elezioni e la sera nelle trasmissioni in prima serata ci sono dibattiti di ogni genere e di ogni parte in totale liberta’ e democrazia. Le stesse che sono state negate in italia. Ma da un po’ di tempo a questa parte prima Mentana con i suoi incontri quotidiani sul corriere e stasera Santoro, hanno fatto capire, ( pisciando fuori da vaso) per usare un’espressione ormai entrata nel vocabolario politico, che la liberta’ non si puo’ fermare, perche’ esiste una piattaforma, incrollabile, che e’ la rete internet, dove la democrazia e la liberta di espressione stanno al primo posto e cosi la trasmissione di Santoro Annozero , Ballaro’ e tutte le alte che erano state chiuse, di botto in una serata grazie alla rete, le ha riaperte tutte in una volta sola con i loro protagonisti, in una bella serata che passera alla storia: la sera di Maggio, il 25 Maggio 2010 . Il web e’ e sara la televisione del futuro, il mezzo di informazione democratica piu’ vasto, dove tutti possono incontrarsi scambiarsi le proprie idee, e denunciare le ingiustizie, al di la di ogni bavaglio, al di la’ di ogni vigliaccheria umana, al di la’ di ogni sospetto.