Intervista con la più famosa “pierre” italiana TIZIANA ROCCA, SUPERMAMMA

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9 Maggio FESTA DELLA MAMMA -consigli per le giovani mamme, che sta avendo grande successo anche negli
Stati Uniti.



Il mondo dello spettacolo e della pubblicità è, in genere, piuttosto svagato
riguardo ai valori educativi e in particolare a quelli religiosi. Ma guai ad
emettere giudizi generalizzati. Anche in quel mondo si trovano persone
eccezionali e ammirevoli.
Tiziana Rocca, quarantenne, napoletana di nascita, romana di adozione,
madre di tre bambini, moglie del regista e attore Giulio Base, è il numero
uno delle Pubbliche Relazioni in Italia, donna famosa, ma anche donna e
mamma straordinaria. Aziende, attori, cantanti, politici, industriali, manager,
campioni dello sport si affidano a lei per farsi conoscere al grande pubblico e
per far conoscere la loro attività. E Tiziana, da quasi vent’anni a capo di una
propria efficientissima organizzazione, crea eventi, prepara feste, convegni,
conferenze stampa, spot pubblicitari, con una abilità impareggiabile,
ottenendo sempre grossi risultati e per questo i media l’hanno incoronata
con il titolo di “Regina delle Pierre”. Donna di mondo, sempre alla ribalta,
in tv, sui giornali, ma donna ricca di valori, di convinzioni radicate, di
autentica fede religiosa. Una cattolica praticante, che la domenica va a messa
con marito e figli e tutti i giorni, mattina e sera, recita, con la famiglia,
le preghiere. Lo confessa candidamente e serenamente lei stessa in un
magnifico libro che si intitola “Mamma dalla A alla T”, pubblicato, qualche
tempo fa, in Italia dal “Messaggero” di Padova, e, ora, uscito negli Stati Uniti.
Un libo dedicato alle mamme, che ha anche un sottotitolo: “Manuale di
sopravvivenza per le donne di oggi”. Frase che fa venire in mente quelle
guide, tra il serio e il faceto, che servono per soddisfare curiosità superficiali.
Ma, appena si inizia la lettura, ecco la sorpresa: ci si trova di fronte a un
testo che affascina proprio per la qualità dei valori che propone e per la
sincerità e l’entusiasmo con cui li propone. Solo una donna profondamente
convinta del ruolo di madre può scrivere in quel modo. <<Avere dei figli
e una famiglia>>, afferma Tiziana Rocca <<è quanto di più bello esista,
qualcosa di unico, in grado di arricchire la propria esistenza come niente altro
al mondo>>.
Dinamica, infaticabile lavoratrice, ha una preparazione professionale
solida, ricca di lunga esperienza e di traguardi invidiabili conseguiti sul
campo. Ha scritto vari libri riguardanti la sua professione, tiene corsi di
perfezionamento, è una donna di quelle che contano molto nel mondo
del business e dello spettacolo, ma afferma con decisione che le più grandi
soddisfazioni le ha dagli affetti familiari e dal suo impegno nel sociale, in
difesa delle persone meno fortunate. Ed è orgogliosa di essere stata nominata
dallo Stato Pontificio “Domina Ordinis Santci Gregori Magni” e di aver
ricevuto dall’ONU il titolo di “The United Nations High Commissioner for
Refugees”
<<Anche questo libro mi sta dando grandi soddisfazioni>>, dice. <<L’ho
scritto con il cuore, e di getto. L’ho dedicato a tutte le donne che come
me sono anche mamme. In Italia ha venduto bene e mi auguro che succeda
anche negli Stati Uniti, e questo perché, essendo un libro al di fuori della mia
professione, ho devoluto tutti i diritti d’autore in beneficenza, al progetto
della Caritas Antoniana per le mamme africane>>.
Libro che si legge d’un fiato, e che apre una sorprendente finestra sulla
vita privata di questa donna e sulla sua famiglia.
Ed sta qui, la sorpresa. Si è portati a pensare che Tiziana Rocca,
impegnata a costruire successi, carriere, conquiste economiche per le grandi
aziende e per i vip, abituata a vivere tra i protagonisti del mondo dello
spettacolo, della televisione, dei ricevimenti, dei party, abbia una mentalità
e uno stile di vita consoni con quel mondo, in genere egoista, cinico, frivolo,
attento all’apparire, al successo, ai soldi. Invece, no. Ogni pagina del libro è
traboccante di saggezza, di un modo di vivere semplice, misurato, naturale,
tutto volto a creare una famiglia armoniosa, unita, allegra, affiatata, ricca dei
valori culturali e religiosi, perché convinta che solo questo tipo di famiglia
possa aiutare a costruire una società migliore.
 
E non si tratta di un libro “teorico”, costruito a tavolino. E’ un libro
pratico, dove l’autrice racconta le proprie esperienze, si confessa con candore
e semplicità e il libro diventa così una specie di diario, un reality in famiglia,
animato da personaggi veri, che non “recitano”, ma “vivono”. Pagina
dopo pagina, veniamo a conoscere i componenti della famiglia di Tiziana:
Cristiana, 12 anni, Vittorio, che ne ha 7 e Valerio, 6. Entrano in scena,
di tanto in tanto, anche il marito, Giulio, il nonno, Claudio, le baby sitter.
Ogni argomento, suggerito da una lettera dall’alfabeto, viene
annunciato brevemente e poi illustrato con esempi sperimentati di persona.
L’autrice “racconta” come si è comportata nelle specifiche situazioni che
intende illustrare, spiega “perché” ha scelto quel comportamento, “come”
è riuscita a trasmetterlo ai bambini e quali risultati ha ottenuto.
I temi affrontati, le situazioni descritte, i consigli e i suggerimenti si
ispirano a una qualità di esistenza sana e impegnata. Gli ideali che l’autrice
si propone e che consiglia, sono quelli che nobilitano le persone e la società,
valori umanissimi, aperti al confronto, all’accoglienza del diverso, rispettosi
dell’altro, pronti ad aiutare chi è meno fortunato.
Perché il libro si intitola “Mamma dalla A alla T”, e non dalla “A alla
Z”?
<<Non volevo peccare di presunzione. Sono consapevole che, anche con
il massimo impegno, nel lavoro di mamma non si arriva mai alla perfezione,
non si finisce mai di imparare. Così, idealmente, mi sono fermata alla “T”, e
non alla “Z”>>.
Tra i valori positivi da trasmettere ai figli, quale ritiene più
importante?
<<Tutti i valori sono importanti. Metto al primo posto il sentimento
religioso, perché da esso, vissuto bene, con vera a maturata convinzione,
traggono linfa tutti gli altri. Credo sia importante insegnare ai bambini a
pregare già quando sono ancora molto piccoli. I miei figli sono abituati a dire
la preghiera prima di mangiare e prima di andare a dormire. Alla domenica
io e mio marito andiamo a Messa portando con noi i bambini. L’esempio
è fondamentale. La fede è un qualche cosa che ha un valore unico. Noi
genitori cerchiamo di segnare una strada, di dare un esempio, ma abbiamo e
avremo sempre massimo rispetto per le scelte dei figli, anche se diverse dalla
nostre>>.
Qual è, secondo lei, il comportamento che i figli fin da piccoli devono
evitare?
<<L’egoismo. Mortifica e umilia la natura umana. E’ la radice dei vizi.
Io e mio marito stiamo molto attenti a richiamare l’attenzione dei nostri figli
sulle persone bisognose, invitandoli a donare loro una monetina o una parola
di conforto.
<<Nel nostro bilancio famigliare è compresa anche l’adozione a distanza di
una bambina indiana che di tanto in tanto ci invia letterine e foto. E’ un modo
per dare ai nostri bambini un esempio di solidarietà e responsabilizzarli su
quello che hanno>>.
Secondo certe statistiche, nella vita moderna è la televisione il vero
educatore dei bambini, in quanto essi passano più ore davanti al piccolo
schermo che con i genitori. Che ne pensa?
<<E’ purtroppo un dato di fatto, ma deleterio. Come tutti i mezzi di
conoscenza e di informazione moderni, la televisione è molto importate, se
usata bene. Io sono convinta che i bambini devono soprattutto parlare molto
con i genitori. Il dialogo è il mezzo principale per una buona educazione.
In famiglia, noi lo teniamo al primo posto. A volte, le giornate volano e
per dialogare cerchiamo di adottare degli escamotage come spegnere la
televisione quando siamo insieme e cercare di raccontarci come si è vissuto
durante la giornata>>.
Tutti i bambini sono affascinati dai videogames: come giudica questi
passatempi?
<<Il gioco è molto importante perché sviluppa l’intelletto e aiuta a
crescere. Ma deve essere un gioco costruttivo. I videogames non lo sonno. In
casa nostra non sono mai entrati. E’ chiaro che dai loro amici, i miei figli figli
giocano e quando tornano a casa li chiedono. Ma io e Giulio spieghiamo loro
che noi desideriamo che i nostri figli vivano una vita “reale” e non “virtuale”.
Per cui, se si vuole fare una partita a tennis, a calcio, andare a cavallo,
possiamo organizzarci per farlo veramente, all’aria aperta, e non nel video
della Tv>>.
I suoi bambini ascoltano?
<<Se i genitori hanno acquistato la fiducia e la stima dei loro figli,
i bambini ascoltano certamente. Riflettono, dialogano, presentano delle
obiezioni, e alla fine assimilano l’insegnamento. Ma è importante dare loro
l’esempio. Molti genitori pensano che per educare i figli sia sufficiente
mandarli a scuola. Non è assolutamente vero. La scuola è certamente
importantissima nell’educazione, ma la famiglia e l’insegnamento che si dà in
famiglia lo sono molto di più>>.
Renzo Allegri
Indicazioni per le foto
Foto 1 – Tiziana Rocca con i suoi tre figli: Cristiana, Vittorio, Valerio.
Napoletana di nascita, romana di adozione, è la più famosa “pierre” italiana.
Foto 2 – Copertina della edizione inglese del libro di Tiziana Rocca, dedicato
alle mamme. Un libro che è una specie di diario, nel quale l’autrice racconta
le sue esperienze di mamma e di educatrice.
Foto 3 – Tiziana Rocca con i figli e il marito, Giulio Base, attore e regista
molto noto. <<Io e Giulio>>, dice <<abbiamo le stesse convinzioni religiose.
Lui, che è laureato anche in teologia, mi ha aiutato molto a crescere nella
consapevolezza pratica della mia fede>>.