Nella maestosa Concert Hall del Royal College of Music di Londra, uno degli eventi letterari piu’ importanti ha avuto luogo grazie all’organizzazione dell’Istituto Culturale Italiano e della Fondazione “ Il Campiello – Confindustria Veneto”.
Davanti ad un pubblico numeroso ed attento, la quinta edizione del “ Premio Campiello Europa”, ha premiato il vincitorecon il prestigioso riconoscimento, Pietro Grossi (in foto), Toscano di Firenze, con il libro Pugni tradotto in Gran Bretagna con il titolo “ Fists”, da Howard Curtis e pubblicato dalla casa editrice Pushkin Press.
Dopo un bel discorso di presentazione del Direttore dell’Istituto Culturale Italiano Carlo Presenti, in cui ha invitato sul palco l’Ambasciatore Alain Giorgio Maria Economides ed il Presidente della Confindustria del Veneto Andrea Tomat, per dividere i ringraziamenti alla giuria e per spiegare le regole di questo concorso.
Fondato nel 2005 per incoraggiare la diffusione di letteratura contemporanea tradotta in altre lingue, quest’anno, dopo aver premiato scrittori italiani in Spagna, Francia e Germania, e’ arrivato per la prima volta in Gran Bretagna, sottoponendo alla giuria una serie di libri tradotti in inglese dal 2005 ad oggi. A detta dei giurati presenti, la scelta e’ stata molto difficile, arrivando ad una serie di finalisti che ha incluso Andrea Camilleri e la sua “ Vampa d’Agosto”, Paolo Giordano con il suo acclamatissimo “ La Solitudine dei Numeri Primi”, solo per citarne alcuni, arrivando poi al giudizio finale ed eleggendo il libro “ Pugni” di Pietro Grossi come vincitore. L’opera prima di questo giovane scrittore si divide in tre racconti che sembrano non avere nulla in comune, ma come ha spiegato l’autore in tutti e tre i racconti ad un certo punto, quasi all’improvviso c’e’ una rivelazione per il protagonista, che lo colpisce proprio come un pugno. Presenti alla premiazione sul palco la signora Alessandra Pivato, Presidente del Comitato di Gestione del Premio Campiello, il traduttore Howard Curtis, la signora Melissa Ulfane, fondatrice e direttore della Pushkin Press che ha creduto nel libro di Pietro e lo ha fatto tradurre per poi inserirlo nel suo catalogo, Dame Margaret Drabble a capo della giuria di esperti che ha selezionato le varie opere e Martin McLaughlin, a capo del Comitato Tecnico. Un riconoscimento e’ andato anche alla signora Melissa Ulfane ed al traduttore Howard Curtis per aver reso possibile la diffusione di questo libro.
Una piccola storia del Premio Campiello nei suoi 48 anni di vita e’ stata narrata, e dove i grandi nomi della letteratura italiana sono stati premiati, da Primo Levi, che vinse la prima edizione, e passando poi per Alberto Bevilacqua, Mario Soldati, Pasquale Festa Campanile, insomma il Gotha degli scrittori italiani.
La serata si e’ concluso con un concerto per archi e fiati dei “ Solisti Veneti” che si sono alternati sul palco per eseguire brani e concerti di Niccolo’ Paganini, Domenico Cimarosa, Antonio Vivaldi, Giovanni Bottesini, Riccardo Drigo e Giuseppe Torelli.
Esecuzioni gradevolissime e virtuose che hanno chiuso la serata in maniera eccellente.
Un grazie all’Istituto Culturale Italiano che insieme alla Fondazione “ Campiello – Confindustria Veneto” hanno reso possibile questa serata importantissima per la letteratura italiana all’estero.