Londra- C’era una volta un bus storico di londra chiamato routmaster, quello famoso, stondato nelle sue forme che spesso gli inglesi prendevano al volo, saltandoci sopra, insomma c’erano una volta i bus storici di Londra, ed ora ritornano. (VEDI IL FILMATO DEL NUOVO BUS )
Questo iconico mezzo di trasporto che venne soppresso nel 2005, nei prossimi anni sara’ di nuovo in uso con un modello piu’ moderno, una rampa per le sedie a rotelle e carrozzine, ma anche con la piattaforma aperta per prenderlo al volo.
Ora, chi e’ da meno di cinque anni a Londra non ha potuto “beneficiare” di questo mezzo di trasporto che immesso nelle nostre strade nel 1950 ha servito per piu’ di mezzo secolo con le sue caratteristiche che lo hanno reso parte di questa citta’ e che ha incontrato il disappunto di moltissimi quando venne abolito dalla giunta di Ken Livingstone e rimpiazzato dagli odiati bendy bus. Forse avere una flotta in cui la meta’ era nuovi bus e l’altra mantenuta dai routemaster avrebbe avuto piu’ successo. Sono ancora impressi nella memoria i giorni in cui gli ultimi esemplari vennero tolti dalle strade e molti vollero viaggiare un’ultima volta per poter ringraziare poi il bigliettaio arrivati alla propria fermata, e non si contarono gli occhi lucidi dei passeggeri, commossi per un pezzo di Londra che andava a morire.
Come concessione per un retaggio culturale, solo due percorsi vennero mantenuti ma con breve percorrenza, abbinati ai nuovi mezzi, per la maggior parte double decker chiusi.
Ed e’ in uno di questi vecchi modelli che e’ stato fatto un viaggio nostalgico. Seduti nei divanetti foderati, si e’ camminato per il pavimento fatto di legno, osservando le scrostature alle pareti con affetto. Il viso gioviale del “ conductor”, il bigliettaio accoglie i viaggiatori che ora sono un numero sparuto e molti sono turisti che lo prendono con timore, e si riconosce il londinese che invece siede con confidenza e lo sguardo vaga sui piccoli particolari che un tempo venivano dati per scontati.
I bigliettai erano sempre gli stessi e gia’ salendo si sapeva se il viaggio sarebbe stato divertente o no, perche’ questi personaggi, con le loro battute, il loro modo di annunciare le fermate erano un pezzo di Londra, c’era il poeta, c’era il cantante, e c’era il bigliettaio antipatico. Chi saliva sul routemaster sorrideva a queste persone, ci si scambiavano battute, non venivano accolti da una piastrina dove far toccare la oyster card.
Ed il bigliettaio passava fra i viaggiatori, una volta accomodati per controllare gli abbonamenti o per vendere il biglietto, stampandolo da una macchinetta pesantissima che portava sul petto tenuta da cinghie e bretelle. Sicuramente costava uno stipendio in piu’ per la ditta di trasporti, ma nessuno sfuggiva al suo controllo e ricordava assolutamente ogni viso, e nessuno osava mettere i piedi sui sedili.
Nel routemaster le comunicazioni fra autista e bigliettaio erano scandite a suono di campanella. Un filo che percorreva la lunghezza del piano inferiore manovrava una campanella che veniva ascoltata nell’abitacolo dell’autista. Un suono singolo significava che il bus doveva fermarsi alla prossima fermata, due suoni secchi invece avvertivano l’autista che tutti i passeggeri erano saliti o scesi e poteva ripartire.
Ma guai a suonare due volte la campanella mentre si avvicinava la fermata, significava che non ci si doveva fermare, nessuno scendeva e nessuno saliva. E quanti sono rimasti a piedi, perche’ dall’interno qualche viaggiatore per sbaglio suonava due volte.
Un tempo il bus non si perdeva, se non si arrivava in tempo alla fermata, si correva per raggiungere il dondolante mezzo e specie nelle vie del centro, fra traffico e semafori era possibile salire sulla piattaforma aperta, ma se c’erano quattro persone in piedi, la figura massiccia del conductor non faceva salire nessuno, la regola era solo quattro passeggeri non seduti. Solo la domenica e gli autobus notturni venivano usati i normali double decker che siamo abituati a vedere oggi.
Ora i bus hanno aria condizionata, sono enormi, ma il contatto umano che c’era nei vecchi Routemaster era innegabile ed e’ sempre rimasto nel cuore dei londinesi. Dopotutto se anche Harry Potter ha viaggiato in un routemaster, il “Knight Bus” per tornare ad Hogwarts, forse un motivo ci sara’ stato.
See the new bus on London’s streets ( clicca per ingradire le foto)
Aspettiamo quindi con ansia di veder tornare sulle strade questo simbolo dei trasporti di Londra che e’ stato immortalato in tantissime foto e films.