Nella cornice prestigiosa del British Museum l’autore e documentarista Alfredo De Giuseppe torna al Festival del Documentario Internazionale di Londra dopo i successi ottenuti l’anno scorso con L’Arta Nascosta, film che ottene una menzione anche sull’influente The Guardian.
Con l’occhio disilluso di chi conosce bene la sua realtá economico, politico-sociale e ha l’ardore e la passione di volerla raccontare al mondo esterno, De Giuseppe indaga la quotidianitá di un gruppo di amici e avventori dell’Osteria di TreCase, Salento.
Intorno all’antico gioco delle carte della Passatella un universo umano diverso si riunisce e si scontra. C’e’ chi soffre e chi gioisce nell’avvocarsi a Patranu e poter decidere chi e quando beve, come fosse una rivalsa sui dispetti e le frustrazioni della vita. Inaspettatamente per un pubblico britannico la birra e tanto presente quanto il sincero vino pugliese sulla tavola dell’Ultima Osteria.
I protagonisti sotto osservazione in questo attento ma leggero e spesso ilare documentario sociale, sono uomini che hanno spesso subito gli eventi e ne sono rimasti vittime. Dall’emigrante tornato dalla Svizzera che non riesce ad ottenere la pensione e non si spiega il perche’, al docente di sinistra disilluso della politica. Le donne hanno un ruolo marginale e forse questo riporta lo spettatore londinese ad una realta’ tradizionale e ancestralmente impari.
Grandi applausi a termine proiezione e un senso di smarrimento difronte ad una realta’ socialmente lontana ma turisticamente cosi vicina. La produzione e il consumo libero di prodotti genuini all’Osteria fanno da contraltare ad un ristorante nel British Museum illuminato artificialmente e con un’offerta quanto meno dubbia. Quando poi si viene a sapere che una delle attrici inglesi piu’ amate e rispettate a ristrutturato una masseria nelle contrade di Trecase ci si chiede se l’umore e la longevita’ dei pugliesi non sia preferibile alla caotica e frenetica vita della cosmopoli.